STRATEGIA INVESTIMENTO SMART PAC

In questo articolo voglio parlare di uno strumento conosciuto più che altro dagli addetti ai lavori ma dalle alte potenzialità, il cosiddetto SMART PAC:
si tratta di un valido alleato di tutti gli investitori che si vogliono proteggere dalla prossima crisi dei mercati finanziari quando questa arriverà (approfondisci: il prossimo crollo dei mercati finanziari).


Regola n° 1: non perdere mai soldi. Regola n° 2: non dimenticare mai la n°1

Warren Buffett.

Nel processo dell’investimento in borsa, la ricerca del timing perfetto d’ingresso sul mercato rappresenta la chimera inseguita da molti.

Quando è il momento giusto per investire in borsa?”.

Un quesito estremamente attuale in ogni stagione finanziaria: tutti vorremmo investire quando i mercati cominciano a salire, e incassare prima che questi scendano (In questo link propongo un approfondimento de “Il Sole 24 ORE un po’ datato ma ancora estremamente attuale).

Molto spesso si sente dire che per investire con successo si debba comprare a un buon prezzo e mantenere le azioni quando il trend è positivo.
Ma chi può dire quando un prezzo è effettivamente buono e quando un trend è effettivamente positivo?
Chi poteva davvero conoscere in anticipo quello che sarebbe accaduto nel 2008 alla vigilia della crisi finanziaria del secolo?

Ecco che entra in scena lo SMART PAC, che propone una strategia  difensiva, ma allo stesso tempo vincente, per l’investimento finanziario di medio-lungo periodo.

Prima di procedere, però, è necessario fare una doverosa premessa: porsi interrogativi sulla convenienza di investire in borsa in un determinato momento è un processo perfettamente legittimo ma totalmente inutile se non si ha una soglia minima di tolleranza alle perdite, o più precisamente, alle oscillazioni.

Chi non è in grado di tollerare i segni “meno” dovrebbe evitare di investire nei mercati finanziari perché, qualsiasi sia la strategia utilizzata, passerà inevitabilmente da periodi di instabilità e perdita che però, possono potranno essere utilizzati a suo favore.

Purtroppo (o per fortuna) non potremo mai sapere cosa ci riserva il futuro, perché per definizione è sconosciuto.

Pensa negativo


Le cose vanno male costantemente, non importa quanto tu sia bravo e intelligente

C. Munger.

Forse al momento il nome Munger non ti dirà nulla, perché effettivamente è molto meno utilizzato di quello del suo più caro amichetto di giochi, W. Buffett. Si, esattamente!

Munger è quel simpatico signore che siede accanto a Buffett e che insieme a lui ha costruito l’impero che tutti conosciamo.
Insomma, uno a cui le cose sono andate parecchio bene.
Tuttavia quella che vedete sopra è una delle sue massime più famose.

E non si tratta di eccesso di pessimismo. E’ una provocazione che  invita a non fondare le nostre considerazioni e le nostre scelte di investimento sulla base delle ipotesi più rosee.

Ricapitolando, uno dei più grandi investitori di questo secolo ci consiglia di utilizzare la tecnica di pensare al peggio per analizzare le conseguenze possibili nel futuro e pianificare fin da subito una strategia difensiva.

Mettere in conto un crollo del mercato azionario non significa necessariamente essere pessimisti.
Significa piuttosto saper diversificare il proprio portafoglio con saggezza.

Lo smartpac – cosa è

Il RE di questo tipo di strategia è lo SMART PAC che prevede, infatti, la costruzione dell’esposizione azionaria attraverso un ingresso progressivo sul mercato, in attesa che l’andamento dello stesso ci indichi le mosse successive da fare.

Andiamo a vedere nel dettaglio come funziona.

Ho già parlato di come si costruiscono i PAC , e di quanto questi strumenti possano essere vincenti in caso di andamento sfavorevole del mercato rispetto ad un investimento in un’unica soluzione (il cosiddetto PIC).
Adesso mi limiterò a parlare di un solo aspetto chiave del pac.

I PAC prevedono un versamento mensile che va ad alimentare, gradualmente e costantemente, il monte di investimento, e che permettono automaticamente, nelle fasi avverse, di acquistare quote azionarie ad un prezzo più vantaggioso.

Se volessimo investire nel mercato azionario (che, ricordo, non deve essere l’unica nostra classe di investimento, ne parlo QUI e nella sezione “strategie di investimento” di questo blog), una cifra – 10.000 euro -, il metodo del PAC classico consiglia di investire mensilmente un importo fisso, diciamo € 200, per 50 mesi.

L’evoluzione del PAC è il cosiddetto SMART PAC la cui rata mensile diventa flessibile, in funzione dell’andamento del mercato, per poter sfruttare a proprio vantaggio i momenti di flessione dello stesso.

Prendiamo la nostra ipotesi precedente, la solita cifra €10.000.

Il nostro investimento mensile non sarà più una cifra costante, € 200, ma sarà legato all’andamento del mercato, in caso di trend rialzista, ribassista e laterale.

Lo “smart pac” come funziona, ovvero gli affari si fanno comprando

La strategia prevede di incrementare la cifra mensile in caso di andamento avverso del mercato sulla base del seguente schema:

Se il valore di mercato si mantiene positivo o oscilla, rispetto al valore di acquisto medio (prezzo medio di carico)

entro un – 10 %  = moltiplicatore 1 – rata mensile: € 200

Se il valore di mercato scende, rispetto al valore di acquisto medio

tra -10% e -15% = moltiplicatore 1,5 – rata mensile: € 300;

Se il valore di mercato scende, rispetto al valore di acquisto medio

tra – 15% e – 20% = moltiplicatore 2 – rata mensile: € 400

Se il valore di mercato scende, rispetto al valore di acquisto medio

oltre – 20% = moltiplicatore 3 – rata mensile: € 600

Nel caso, quindi, si verificasse un violento ribasso del mercato, la strategia consentirebbe di incrementare l’esposizione azionaria sulla debolezza portando il prezzo di carico assai più vicino ai valori correnti accelerando i tempi di recupero e di realizzo di plusvalenze.
Cioè, in parole povere, è una strategia che permette di acquistare quote di mercato a prezzi di “saldo” quando questo è in sofferenza e recuperare più velocemente appena il mercato si riprende.

Il grafico che segue confronta i risultati ottenuti investendo sul mercato azionario globale (indice MSCI ACWI con reinvestimento dei dividendi) da tre diverse strategie:

  • Investimento in un’unica soluzione, il cosiddetto  PIC
  • Investimento tramite piano di accumulo, PAC
  • Investimento tramite “SMART PAC”.

Il periodo preso in esame (01/2007 -01/2014) comprende proprio uno dei più clamorosi tracolli di borsa: la crisi finanziaria del 2008.

PIANO ACCUMULO SMART
Fonte dati: MSCI

Come vedi la strategia dello Smart Pac consente di conseguire risultati interessanti anche attraversando periodi finanziari particolarmente bui (eventualità statisticamente molto probabile).

Oltre alla differenza dei risultati finali, è interessante notare anche la perdita massima subita e il periodo di tempo impiegato per recuperare il drawdown con i tre diversi approcci.
Non dobbiamo mai dimenticare l’impatto psicologico della perdita sulle nostre scelte e sulla nostra tranquillità, e i diversi risultati possono fare la differenza anche in questo aspetto.
In particolare:

  • Investimento in un’unica soluzione (PIC):
    perdita massima sul capitale investito : – 45%;
    mesi in perdita totali: 38;
  • Investimento tramite piano di accumulo (PAC):
    perdita massima sul capitale investito: 38%;
    mesi in perdita totali: 31;
  • Investimento tramite Smartpac:
    perdita massima sul capitale investito: 30%;
    mesi in perdita totali: 18.

Conclusioni

Bisogna ricordare che nel mondo della finanza non esistono “pasti gratuiti”.

Questo approccio si rivela efficace in fasi di mercato avverse, mentre in fasi positive diventa svantaggioso rispetto all’allocazione immediata del proprio capitale.
La modalità migliore con cui utilizzare questo strumento non è, quindi la sostituzione dell’investimento con un unico versamento immediato (PIC).
Si tratta, piuttosto, di una strategia di integrazione all’investimento un’unica soluzione (PIC) che consenta di realizzare un concetto di diversificazione altrimenti inapplicabile: quella temporale.
In questo modo sarà possibile beneficiare immediatamente di una eventuale fase di rialzo del mercato (grazie all’investimento immediato) sfruttando allo stesso tempo eventuali ribassi (grazie allo SmartPac).

Sarà importante adattare questo metodo al proprio profilo di rischio:

per i profili più conservativi è una strategia efficace per modulare l’esposizione azionaria riducendo e contenendo i rischi tipici di un investimento azionario.
Lo Smart Pac può essere utilizzato, cioè,  per accrescere gradualmente la componente azionaria del portafoglio già allocata in fase iniziale.
Il presupposto fondamentale è quello di mantenere la disciplina e l’impegno pianificato rispettando i meccanismi e gli automatismi di ingresso: accade troppo spesso che l’orizzonte   temporale di chi investe è di lungo periodo solo finché il mercato sale.

Ma, purtroppo, al primo focolaio di volatilità iniziano gli angoscianti controlli dei rendimenti mensili, con l’incubo da segni rossi, (leggi il post sull’emotività dell’investitore) non comprendendo che gli affari si fanno comprando!

Un ringraziamento speciale ad Andrea C. che è stata la principale fonte di ispirazione per questo post.

Leggi anche:

Etf: i tre rischi che non conosci;

Il mercato non è prevedibile? Difendi il tuo capitale con la tecnica BARBELL;

Il portafoglio All Seasons 2.0: la strategia rinnovata da Ray Dalio;

Scegliere tra Fondi Comuni di Investimento ed ETF, ovvero gestione attiva contro gestione passiva;

Robo Advisor: cosa sono e come funzionano;




Ricevi gratuitamente tutti i nuovi articoli via mail, insieme ad aggiornamenti esclusivi! 

Iscriviti

* indicates required



Potrebbero interessarti anche

8 Comments

  1. Sono d’ accordo che lo SMART PAC sia la forma di PAC più redditizia. Una domanda. In caso il prezzo dopo un andamento in ascesa dei mercati sia superiore al mio costo medio di acquisto, perche’ andare ad acquistare alzando così il mio costo? Potrei anche evitare di comprare e aspettare un rintracciamento?

    1. Buongiorno Marco,
      La tua osservazione in linea teorica è corretta. Nella pratica però le cose non sono così semplici. La strategia dello smart pac (o anche di un normale piano di accumulo) serve, principalmente, ad impostare una disciplina automatica che permetta l’investimento graduale sui mercati. Interrompere i versamenti in caso di ascesa dei mercati (rispetto al costo medio di acquisto) significa rimanere fuori dal mercato a tempo indeterminato precludendosi la partecipazione al suo rialzo. Il rischio è quello di rimanere non investiti mentre i mercati proseguono nella loro crescita. Ad esempio chi avesse iniziato una smart pac all’inizio del 2019 avrebbe investito soltanto tre mensilità (gennaio 2019, febbraio 2020 e marzo 2020).
      Ovviamente, in caso di mercati in crescita (“bull market”) questo tipo di strategia è penalizzante rispetto all’investimento in un’unica soluzione. Ecco perché è opportuno combinare più strategie che concilino più modalità d’ingresso sui mercati (se vuoi approfondire ne parlo in questo articolo: La strategia di investimento per catturare i minimi

  2. Buongiorno, articolo molto utile e interessante.
    Vorrei iniziare una strategia d’investimento di 60 mesi su indice MSCI WORLD e sono indeciso se utilizzare lo SMART PAC oppure un PAC in Value Averaging No Sell, sto valutando pro e contro delle due soluzioni.
    Utilizzando lo SMART PAC si potrebbe anche aggiungere la seguente regola:
    Se il valore di mercato supera del 10% il prezzo medio di carico = moltiplicatore 0,75 – rata mensile: 15
    Cosa ne pensa?

    1. Buongiorno,

      l’implementazione proposta è, sicuramente, interessante e degna di attenzione.

      In linea generale la riduzione del moltiplicatore realizza un approccio più conservativo sicuramente idoneo a diminuire la volatilità dell’investimento. Tuttavia questo approccio ridurrebbe la giacenza media dell’investimento penalizzandone il risultato in caso di mercato rialzista.

      Inoltre l’implementazione “appesantirebbe” l’attività manuale dell’investitore aggiungendo un ulteriore operatività che mal si concilia con sistemi automatizzati (o semi automatizzati) di investimento. Quest’ultimo è, tra l’altro, lo stesso limite che si riscontra per il geniale sistema ideato dal Prof. Edleson (padre del value averaging): l’eccessiva manualità gestionale rischia di far distogliere l’investitore dal piano originario (magari soprattutto nelle fasi in cui sarebbe fondamentale attenervisi).

      Pur non avendo dettagli sull’orizzonte temporale effettivo (non ho compreso se l’orizzonte temporale dei 60 mesi sarà utilizzato per costruire un portafoglio di lungo periodo o se, al suo termine, se ne prevede il disinvestimento).
      Nel secondo (esigenza di disinvestimento dopo 60 mesi – forse pochi per un investimento azionario) l’approccio più conservativo (da lei individuato) sarebbe sicuramente preferibile.

      Cerco di riassumere la mia replica con una considerazione:

      nella fase iniziale di costruzione del portafoglio (soprattutto azionario) è indispensabile non concentrare l’investimento in un unico momento di ingresso.
      Quindi, per chi dispone di un capitale iniziale, sarà necessario individuare una prima tranche di investimento (funzionale al proprio profilo di rischio e ai propri obiettivi) e investimenti successivi a scadenze regolari.

      Per chi, invece, non dispone di questo capitale mi sento di preferire strategie che massimizzino la giacenza media dell’investimento (dunque smart pac senza riduzione del moltiplicatore).

      Nel suo caso, dunque, vista anche la particolarità della domanda che lascia presagire capacità critica, potrebbe effettuare un investimento iniziale più cospicuo (se ha già un capitale a disposizione, identificabile tra un generico 20% ed un 30% vista l’assenza di informazioni sul suo profilo sono assenti) da integrare con una strategia di ingresso graduale.

      Tra smart pac (implementato secondo le sue indicazioni) e pac value averaging no sell impossibile individuare la più efficace: sono entrambe valide.

  3. Buongiorno david, non c’è dubbio lo smart pac e’ una bella invenzione e secondo me anche molto efficiente ma a mio modesto parere presenta 2 anomalie. Il pac nasce come investimento automatizzato di una quota che l’investitore puo’ permettersi di investire nel lungo termine; Mi spiego meglio; In primo luogo nel pac solitamente confluisce una piccola parte dello stipendio che l’investitore medio riesce a farne a meno, in ottica di lungo termine, per cui riuscire a moltiplicare per x questa quota e’ altamente improbabile. La seconda e’ che il pac ha trovato largo consenso proprio per la semplicita’ nella gestione passiva dell’investimento (pilota automatico) . L’alternativa sarebbe quella di investire una quota inferiore tenendo conto di eventuali ribassi del mercato per integrarlo, ma in ottica di lungo termine credo sia controproducente. A mio parere lo smart pac va bene per l’investitore di breve/medio periodo che non tollera drawdown ed eccessivi underwater ma per chi come me investe nel lungo termine investire la quota max disponibile avra’ molti piu’ benefici senza dover ricorrere a una gestione attiva del piano di investimento. Grazie mille

    1. Corretto Francesco!
      Se sei nella fase di accumulo del risparmio, hai un orizzonte temporale di medio/lungo periodo e la rata del pac rappresenta la tua quota di risparmio/investimento ideale, il piano di accumulo “tradizionale” rappresenta la strategia migliore.

      Lo smart pac è più pensato come una strategia di ingresso sul mercato azionario per un capitale già disponibile per l’investimento.
      Ad esempio posto che l’esposizione azionaria di un investitore sia il 50%, il 30% potrà essere investito immediatamente, il rimanente 20% sarà investito in 24 mesi con la strategia dello smart pac. In caso di ribasso del mercato si aumenterà la rata riducendo, di conseguenza, il periodo pianificato per l’ingresso.

      Un caro saluto.

  4. Ciao David, mi permetto di segnalarti che in “leggi anche” il link relativo a “Il mercato non è prevedibile? Difendi il tuo capitale con la tecnica BARBELL;” punta ad un link errato ( https://davidvolpe.it/il-mercato-non-e-prevedibile-difendi-il-tuo-capitale-con-la-tecnica-barbell/) mentre credo debba puntare qui (https://davidvolpe.it/tecnica-barbell-difendi-il-tuo-capitale/)

    Complimenti e grazie per la condivisione dei contenuti

    Cordiali Saluti
    Alessandro Bettoni

    1. Grazie Alessandro!
      Sia per il tuo apprezzamento che per l’indicazione sul link.

      Un caro saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *