Ognuno di noi vuole il meglio dai propri investimenti. Ogni investitore è, comprensibilmente, alla ricerca del miglior portafoglio o della migliore strategia per ottenere i migliori rendimenti.

Meglio un portafoglio più esposto alle azioni o uno più esposto alle obbligazioni?

Meglio investire tutto subito (pic) o programmare più ingressi regolari sul mercato (pac)?

E’ un buon momento per investire in oro?

Tra i tanti interrogativi e le molteplici opzioni disponibili, diventa davvero difficile capire cosa fare e, soprattutto, capire di chi potersi fidare.
Non tutti gli esperti sono davvero attrezzati per dire agli altri cosa fare dei propri investimenti.

Vediamo allora come capire quali  fonti ritenere attendibili e come identificare, invece, i guru autoproclamati che hanno ancora molto da imparare.

Districarsi tra le tante opzioni di investimento

Qualche tempo fa mi sono imbattuto in un divertente video di TED Talks sulle conseguenze di avere un’ampia gamma di scelte disponibili.
Barry Schwartz, psicologo di fama mondiale, spiega che uno dei principi su cui si fonda la società moderna occidentale è che per massimizzare il benessere degli individui è necessario massimizzarne la libertà.
Cittadini liberi possono agire liberamente per proprio conto per soddisfare le proprie esigenze.
Come riesce la società moderna a massimizzare la libertà degli individui?
Massimizzando le scelte: più sono le opzioni disponibili e più le persone sono libere e, più sono libere, più alto è il livello di benessere che riescono a raggiungere.

Il problema è che questo eccesso di scelte non ci ha reso affatto più liberi:
davanti a troppe opzioni diventa difficile valutare accuratamente le alternative per  prendere una decisione e, spesso, si cade vittima dell’immobilismo.
Anche quando si riesce a fare la propria scelta spesso si viene sopraffatti da un senso di insoddisfazione per il timore di aver preso la decisione sbagliata: resta il dubbio che le alternative escluse avrebbero potuto renderci più felici.

La finanza non fa eccezione: una volta banche e reti di consulenza mettevano a disposizione della propria clientela tre, quattro prodotti al massimo.
Tra le strategie di investimento quella bilanciata (riconducibile al portafoglio 60/40) era l’unica (o quasi) utilizzata.
Adesso abbiamo migliaia di fondi e etf che investono in altrettante aree geografiche, settori o differenti stili di investimento.
Disponiamo di molteplici alternative di portafoglio, differenti strategie di investimento: pic, pac, smart pac, investimenti in oro e materie prime, trend following ecc..

Il video di Barry Schwarz

Come facciamo le nostre scelte

Schwarz spiega che per valutare una vasta gamma di alternative sono  necessarie competenze e conoscenze specifiche.
Visto che non possiamo intenderci di tutto,   quando riteniamo di non essere adeguatamente competenti prima di prendere una decisione, chiediamo aiuto alle persone di cui ci fidiamo.
Ci rivolgiamo alle persone che sappiamo non si approfitterebbero mai della nostra ignoranza: familiari e amici.

E’ proprio quello che accade anche in tema di pianificazione finanziaria: secondo l’ultimo rapporto Consob la maggior parte di investitori si affida ai consigli cosiddetti informali (informal advice) cioè forniti da parenti e amici:

RAPPORTO CONSOB PREFERENZE INVESTITORI 2022
Fonte: Consob

Questo significa che la maggioranza degli investitori, piuttosto che affidarsi a professionisti del settore, preferisce seguire i suggerimenti dello zio che si intende di tutto o dell’amico che ha seguito un corso di trading online.
Un po’ come se, invece che andare dal dentista per la cura di una carie, preferissi farlo da solo, chiedendo indicazioni a un amico che ha studiato medicina, magari senza completare il percorso di studi. 

Evidentemente il mondo della consulenza finanziaria deve attrezzarsi per ricostruire un rapporto di fiducia che si è incrinato a causa dei vari scandali finanziari, dei conflitti di interesse e del modesto livello di  alfabetizzazione finanziaria.

Dall’altra parte, l’investitore dovrebbe pensare ad aumentare le proprie conoscenze finanziarie in modo da riuscire a districarsi tra la pluralità di strumenti e strategie di investimento.
In altre parole riuscire a fare scelte consapevoli.

Per riuscirci è indispensabile saper scegliere bene le fonti informative.

Come scegliere le fonti di informazione finanziaria

Il mondo dell’informazione finanziaria è pieno di canali di informazione, gratuiti e a pagamento, che forniscono indicazioni, spesso generiche, sul mondo degli investimenti.
Oggi chiunque può aprire un canale youtube o un sito di informazione finanziaria.

Purtroppo non tutti hanno le competenze per poter dire agli altri cosa fare anche se, magari, sono convinti di averle.
Spesso si parla di finanza nello stesso modo in cui si discute di musica, di trucchi per il fitness e di routine di bellezza.
Vediamo, quindi,  come prendersi cura dei propri soldi e come identificare i guru autoproclamati che, in realtà, hanno ancora molto da imparare.

Verifica delle credenziali

Chiunque può divulgare informazioni finanziarie, ma per offrire un reale  servizio di consulenza è necessario essere iscritti a uno specifico albo (albo unico dei consulenti finanziari) tenuto dallOCF (organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari).
L’iscrizione è subordinata al superamento di un esame attitudinale e al possesso di determinati requisiti di onorabilità e professionalità (in altre parole il consulente iscritto deve avere la fedina penale pulita).
La consultazione all’albo unico dei consulenti finanziari è gratuita e accessibile da chiunque.
L’albo è consultabile a questo link inserendo semplicemente nome e cognome del soggetto o la denominazione della società che si intende verificare.
La banca dati consente di visualizzare l’effettiva data di iscrizione e l’elenco dei soggetti per i quali il nominativo ha prestato il servizio di consulenza.

Esiste un’ulteriore registro tenuto dall’ Efpa (european financial planning association) ente europeo per la certificazione professionale dei consulenti finanziari.
Non si tratta di un livello di certificazione obbligatoria ma, comunque, rappresenta un indice di ulteriore specializzazione. Anche in questo caso per poter essere iscritti è necessario aver superato un esame oltre a compiere un continuo percorso formativo pena la cancellazione dal registro stesso.
Il registro Efpa è consultabile a questo link.

Un ulteriore canale di verifica del livello di competenza del soggetto che fornisce informazioni a contenuto finanziario è la banca dati  Linkedin.
Anche in questo caso attraverso una semplice ricerca tramite nome e cognome è possibile accedere al percorso professionale del soggetto che si vuole verificare. E’ bene ricordare che Linkedin non verifica la veridicità delle informazioni e certificazioni inserite, quindi esiste il rischio che alcuni soggetti possano abbellire il proprio profilo come meglio credono.

Verifica delle fonti

Solo perché qualcuno parla in modo disinvolto di argomenti finanziari non significa che stia dando informazioni corrette.
La finanza è un settore che richiede una formazione e un approfondimento continuo.
Oltretutto, su molti argomenti specifici ci sono scuole di pensiero e opinioni completamente divergenti .
I veri professionisti quando condividono informazioni, tesi e considerazioni di carattere finanziario hanno l’accortezza di supportarle con dati chiari citando le fonti da cui hanno attinto.

Meglio cercare intuizioni o evidenze?

Molto spesso capita di imbattersi in soggetti che sono diventati relativamente famosi per aver azzeccato l’entrata o l’uscita dal mercato nel momento più opportuno.
Soprattutto quando imperversa un bear market i social sono pieni di cassandre pronte a ricordare al proprio pubblico  che loro  l’avevano detto.
A prescindere dalla veridicità di queste affermazioni è bene ricordare che il successo negli investimenti non è frutto di brillanti intuizioni che si traducono in efficaci operazioni di market timing: chi è riuscito ad azzeccare il tempismo una volta non è detto che sia capace di riuscirci altrettanto bene in futuro.

Investire correttamente significa seguire una serie di regole sistematiche e ripetibili che diano la certezza di successo se seguite per il giusto periodo temporale.
L’obiettivo di queste regole (supportate da evidenze storiche)  non è quello di imparare a entrare e uscire dai mercati nel momento migliore ma, piuttosto, quello di riuscire a rimanere in gioco il più possibile per raccogliere le performance che la crescita economica e i mercati naturalmente offrono.
Quindi, piuttosto che cercare esperti dalle brillanti intuizioni, molto meglio documentarsi attraverso fonti in grado di spiegare in modo più o meno semplice come seguire le regole giuste.

Che cosa c’è di incredibile nel fatto che alcuni grandi trader abbiano guadagnato grandi cifre. Il Dow Jones è da più di cent’anni che sale. Mi stupisco piuttosto che ci sia molta gente in perdita

Fragmentarius

Conclusioni


Il professionista cerca di fare la cosa giusta, piuttosto che focalizzarsi sul guadagno: egli ben sa che il profitto altro non è che la conseguenza di una serie di azioni corrette.

Jesse Livermore

Spesso si dice che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Personalmente credo che vivere senza fiducia sia un grande spreco di tempo e di opportunità.
Semmai bisogna imparare a fidarsi delle persone giuste.

Non mi stupisco del fatto che molti investitori preferiscano gestire le proprie finanze in modo autonomo piuttosto che affidarsi a professionisti in cui non ripongono la propria fiducia.
Secondo il celebre Warren Buffet  “investire è semplice ma non è facile”.
Credo che in pochi riescano a comprendere il senso profondo di questa frase:
“semplice” è il contrario di “complesso” cioè composto da un solo elemento non ulteriormente scomponibile. 
Investire è semplice” significa, dunque , che le attività da fare sono semplici e non richiedono competenze e conoscenze complesse.
Purtroppo mettere in atto queste semplici regole è tutt’altro che facile perché l’investitore è continuamente scosso da una serie di sollecitazioni che lo confondono spingendolo ad abbandonare queste regole commettendo i più comuni errori.
Chi intende approfondire le proprie conoscenze finanziarie dovrebbe quindi cercare fonti autorevoli che si esprimono con n un linguaggio semplice che consenta di avvicinarsi quanto più possibile alla comprensione delle regole corrette.

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1 Comment

  1. …per raggiungere i propri obiettivi professionali devi avere collaboratori e non dipendenti. Buona domenica

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