Rendita passiva: come si fa

Chi di noi non è mai stato attratto almeno una volta dal mito della rendita passiva che permetterebbe di tagliare le catene dagli obblighi lavorativi e vivere in una vacanza lunga una vita?
Soprattutto ora, durante il periodo delle ferie, spesso accarezziamo l’idea di cambiare qualcosa della nostra vita che permetta di “fuggire” dalla solita routine.

Ovviamente per prima cosa è necessario stare in guardia da chi propone facili soluzioni per ottenere una rendita passiva  (come hai fatto a non pensarci prima e a non essere già su una spiaggia caraibica mentre i tuoi soldi o qualche attività automatica lavora per te?).
Si tratta, per lo più, di promesse vane che fanno arricchire solo chi le propone.

I metodi più gettonati proposti da sedicenti formatori sono

  • Trading;
  • Opzioni;
  • Forex;
  • Network – Multilevel marketing
  • Automation marketing
  • varie opere dell’ingegno come libri, blog etc.

Quanto c’è di vero in tutto ciò? Si può davvero vivere di rendita? Come?

Quanto vale il proprio tempo e a quali rischi vale la pena esporsi

La Rendita passiva viene definita come quell’insieme di attività che portano profitto (senza implicare grossi rischi) in modo automatico, senza dover quindi investire tempo.  
Tutte le soluzioni qui sopra proposte non sono realmente strumenti di rendita passiva, facile capirne il perché:

In tutte le attività o è alta la percentuale di rischio intrinseco o è necessario dedicare molto del proprio tempo per realizzare guadagni apprezzabili. O, nel peggiore dei casi, entrambe le cose.

Per potersi dedicare al trading on line in modo proficuo è indispensabile un’attenta attività di studio preventivo e un costante lavoro di monitoraggio nel tempo. Per ogni personalità brillante che riesce a dedicarvisi con profitto ci sono centinaia di  inconsapevoli improvvisati che finiscono per bruciare il proprio capitale. Non esiste nessuna strategia infallibile, segnale inequivocabile, o sistema affidabile in grado di generare reddito sicuro e costante. Si tratta di un’attività ad alto rischio che richiede competenze specifiche (acquisibili solo con lo studio) e profonda freddezza emotiva.

La costruzione di un network non è poi così diversa: solo con l’impegno costante per la creazione ed il mantenimento delle relazioni commerciali si può costruire una “rete”, più o meno solida, in grado di generare (per quanto tempo?) una rendita periodica. 

E così via…

La questione pratica è che chi ha la fortuna di avere un lavoro ha sicuramente dei seri problemi di tempo. 
E il tempo è, probabilmente, la risorsa più rara della società moderna.

Dunque, dove trovare tempo ed energie da spendere in queste attività, dalle (forse) potenzialità strabilianti, dopo una dura giornata di lavoro?

Gli strumenti concreti per produrre rendita passiva: iniziare dai guadagni che già si producono

Una cosa è certa: per poter vivere di rendita è necessario avere un capitale più o meno sostanzioso, ma vedremo come costruirlo, e la capacità di investirlo in modo proficuo.
Il modo sicuro (e mi esporrei anche a dire l’unico) per accumulare denaro è quello di lavorare e risparmiare.
In mancanza di risparmio il futuro viene irrimediabilmente sacrificato per il presente.

Il primo passo è dunque quello di accantonare sistematicamente una parte delle proprie entrate.
E’ ovvio che le potenzialità di accumulo sono proporzionali al proprio reddito, ma questo è l’unico sistema per costruire ricchezza senza sacrificare la risorsa più importante: il proprio tempo.

La capacità di risparmio è strettamente legata a 2 variabili:

  • l’entità delle entrate;
  • l’attitudine a resistere alle sirene del consumismo.

Ognuno, nel proprio piccolo, ha una propria potenzialità che, se opportunamente utilizzata, consentirà di creare, nel tempo, un capitale da destinare ad una rendita

Dunque l’obiettivo ambizioso ma raggiungibile sarà quello di integrare il reddito da lavoro investendo gradualmente i propri risparmi con alcuni strumenti semplici che andremo a vedere tra poco. Sarà così possibile aumentare il tenore di vita senza sacrifici o, meglio ancora, liberare del tempo prezioso per hobby, affetti e tutto ciò che il lavoro non permette di fare come desiderato. 

Come creare rendita passiva valorizzando la ricchezza generata

Il risparmio fine a se stesso ovviamente non è sufficiente, se l’obiettivo è quello di creare una rendita passiva. 

Dobbiamo quindi trovare strategie che permettano di impiegare il capitale accumulato per rivalutarlo nel tempo: è il concetto del “guadagnare soldi dai soldi” che è molto più semplice di quanto si pensi se si ha la pazienza di impostare un piano a medio termine (se vuoi ottenere risultati milionari in pochi mesi, partendo da pochi spiccioli, allora questo non è l’articolo giusto per te).

Nell’era dei “tassi a zero”, e del ridimensionamento del sistema di welfare (sia sanitario che pensionistico) diventa basilare puntare su investimenti che presentino le seguenti caratteristiche:

  1. Siano accessibili ai piccoli capitali;
  2. Siano in grado di realizzare un guadagno apprezzabile.
CTA test

Nei paragrafi che seguono propongo alcune indicazioni concrete sulle attività degne di considerazione, che ho potuto testare personalmente.

Crowdfunding immobiliare

Si tratta di un sistema di investimento “collettivo” nel mercato immobiliare che nasce con la finalità di “democratizzare” un settore altrimenti accessibile solo a chi dispone di grandi capitali.

Il servizio si realizza tramite società specializzate che raccolgono i capitali presso il pubblico di investitori provvedendo poi a destinarlo alle società immobiliari proponenti che penseranno al successivo impiego nelle attività di acquisto, ristrutturazione e vendita dell’immobile.

I canali più diretti per aderire a questa possibilità sono delle piattaforme presenti sul web che permettono di scegliere in completa autonomia su che tipi di investimenti immobiliari destinare i propri soldi e permettono di versare capitali anche minimi. 

Per iniziare a prendere confidenza con lo strumento si parte da cifre che si attestano tra i 100 ed i 500€.
L’orizzonte temporale cambia  in funzione dell’iniziativa immobiliare scelta,  e può variare da un minimo di 9 mesi per arrivare fino a periodi di 2-3 anni per i progetti più impegnativi.

Quando si sceglie il progetto viene già stabilito in anticipo anche il rendimento atteso, che di solito si attesta intorno ad un 8-10% annuo. Le iniziative più lunghe a volte prevedono il riconoscimento periodico degli interessi fino alla fine del progetto in cui viene restituito l’intero capitale investito.

Tutti i progetti, prima di essere presentati devono passare una fase di analisi effettuata dallo staff per valutare il livello di rischio dell’investimento e l’affidabilità di chi lo propone.

Ecco alcune delle piattaforme disponibili in Italia:

  • CROWDESTATE: piattaforma in inglese che permette di investire in progetti in varie parti dell’Europa, soprattutto in Estonia, paese in forte espansione, ma non mancano investimenti in Italia. Testato personalmente con successo;
  • HOUSERS: sito storico di investimenti in tutta Europa, anche questo in lingua inglese. Ancora non testato personalmente;
  • TRUSTERS: segnalo il primo sito italiano di crowfunding immobiliare, attivo da un anno, che propone per lo più investimenti su Milano o zone limitrofe. Testato personalmente con successo;
  • WALLIANCE: questa piattaforma ha un metodo di investimento diverso dalle precedenti . Si tratta dell’equity crowdfunding, per cui al versamento della quota si diventa proporzionalmente soci della società immobiliare, creata ad hoc, che propone il progetto. In fase di test.

Una volta attivato un account personale sarà possibile alimentare, anche periodicamente, il “proprio conto investimenti” per accumulare progressivamente il capitale da destinare a specifiche attività immobiliari.

Tutte le piattaforme, una volta terminata l’operazione, prevedono sia la possibilità di ritirare il denaro, riaccreditandolo sul proprio conto corrente, oppure investire la somma in nuove opportunità presentate dal portale

N.B: Nonostante il mercato immobiliare sia percepito come uno dei più sicuri, si tratta comunque di attività soggette ai rischi tipici del settore:

  • Difficoltà di vendita al prezzo prefissato per flessione del mercato;
  • Crisi economiche/finanziarie della società proponente.

A breve un post di approfondimento sull’argomento del crowfunding immobiliare.

Peer to Peer lending

E’ un sistema che, attraverso piattaforme web tecnologiche, consente di realizzare il “prestito tra privati” mettendo in contatto i “prestatori” ed i “richiedenti”.

Il processo si realizza tramite siti internet istituiti da società specializzate che si occupano della raccolta del risparmio e del successivo impiego erogando finanziamenti a privati ed aziende.

Le piattaforme ti permettono sia di scegliere i singoli investimenti (attività che risulta molto faticosa  e che richiede molto tempo) sia impostare dei parametri iniziali sulle categorie di prestiti scelti (nazionalità, tipologia di prestito, durata, quantità di denaro da investire per ogni singolo richiedente, livello di rischio del prestito).
Sarà poi il sistema, in modo automatico, ad attivare una serie di prestiti che rispecchino le tue richieste. 

Anche in questo caso l’investimento è accessibile a partire da capitali relativamente bassi (da € 100) con ritorni che possono andare dal 5% fino ad oltre il 10%.

Il tempo di investimento medio richiesto si aggira intorno ai 24 mesi, esistono anche opzioni più brevi, della durata di 6-12 mesi, ma sono poche e il rischio è che il capitale non venga investito se non in tempi molto lunghi.

Ecco alcune piattaforme di Peer to peer lending:

  • MINTOS: piattaforma in lingua inglese che permette vari tipi di personalizzazione delle scelte di investimento. Per alcune di queste è previsto un Buyback guarantee che permette di vedersi restituire il capitale se il debitore ha oltre 60 gg di ritardo nel rimborso. Scelta consigliata. Testato personalmente con successo;
  • BONDORA: piattaforma sempre straniera, ma presente anche in lingua italiana. Anche in questo caso sono possibili molte personalizzazioni, addirittura ti guidano nella scelta dell’obiettivo che vorresti raggiungere con questa tipologia di investimento. In fase di test;
  • BORSA DEL CREDITO. 100% italiana, piattaforma fondata da poco, permette di ricevere guadagni netti, già decurtati della percentuale tassata dallo stato italiano. A differenza delle altre piattaforme prevede un investimento minimo di 10.000€ nel caso in cui non si vogliano pagare commissioni di gestione del capitale. Le altre piattaforme invece non prevedono nessun costo a prescindere dal capitale investito.

Come sempre è necessario attivare un account personale e individuare una delle opzioni di investimento disponibili. 
Anche le piattaforme di peer to peer lending prevedono la possibilità di integrare periodicamente il capitale utilizzabile per il successivo investimento. Anche in questo caso è possibile sia ritirare il capitale al termine dell’investimento che destinarlo a nuovi prestiti

Questo tipo di sistema consente di ripartire il proprio capitale in una pluralità di attività di finanziamento in modo da diversificare il rischio tra più soggetti e settori.

N.B. Nonostante gli slogan spesso confortanti e l’effettiva capacità di selezione e diversificazione offerta dalle varie piattaforme, non bisogna trascurare che si tratta, comunque, di un’attività di finanziamento soggetta al classico rischio di insolvenza del debitore. 

Mercato azionario globale

Si tratta forse della soluzione dalle potenzialità più sottovalutate.
Investire in azioni è, infatti, storicamente  estremamente remunerativo

Come per il caso del crowdfunding immobiliare e del peer to peer lending, affinché l’investimento abbia successo è indispensabile perseguire un’accurata diversificazione: investire in un singolo titolo azionario significa legarsi esclusivamente alle sorti di un unica azienda (nel bene e nel male). E le tristi vicende che ieri  hanno coinvolto migliaia di risparmiatori, sono destinate a ripetersi in un prossimo futuro non identificabile.

Al contrario, acquistare un portafoglio diversificato di azioni (attraverso un fondo), significa investire nell’intero sistema economico globale che, nonostante crisi economiche incombenti, minacce di recessioni e guerre commerciali, è destinato alla crescita.
La finanza moderna mette a disposizione del risparmiatore strategie ad hoc che consentono l’investimento di piccole cifre in maniera costante (leggi l’articolo di approfondimento sul piano di accumulo) e che portano 2 importanti vantaggi:

  1. Accumulare ed investire sistematicamente in maniera automatica imponendosi un metodo preciso per la realizzazione dell’obiettivo di costituzione di un capitale nel tempo;
  2. Sfruttare le varie fasi del mercato azionario. Cioè di comprare sia nelle fasi di rialzo che in quelle di ribasso.

Le azioni sono state e rimangono lo strumento di investimento migliore per generare ricchezza nel tempo. 

Quella che segue è la rivalutazione in un arco temporale di 7 anni (agosto 2012 – agosto 2019) di un investimento azionario mensile tramite Piano di Accumulo (€ 150,00 – fondo azionario globale “Fidelity Global Healthcare codice isin: LU0261952419)


Data inizio:            1 Agosto 2012
Data fine:              1 Agosto 2019
Rata iniziale:         € 1.800
Rate successive:  € 150

Capitale versato totale:         € 14.550,00
Controvalore finale:               € 23.364,85
Rendimento semplice totale:           60,58%
Rendimento semplice annuo:            8,65%

Se la rata mensile fosse stata di € 300 Il risultato sarebbe stato:

Capitale versato totale:         € 29.100,00
Controvalore finale:               € 46.729,69

E se la rata fosse stata di € 500 :

Capitale versato totale:         € 48.500,00
Controvalore finale:               € 77.882,82


Infine per una rata di  € 300,00 investita per un arco temporale più lungo (10 anni: agosto 2009 – agosto 2019) il risultato sarebbe stato:

Capitale versato totale:  € 46.200,00
Controvalore finale:       € 95.888,07
Rendimento semplice totale: 107,55
Rendimento semplice annuo: 10,75%

Arrivare alla tanto sognata rendita passiva

Nei primi tempi in cui gestirai questa attività, sarà importante reinvestire nuovamente i guadagni in nuove opportunità, per ottenere il cosiddetto effetto della capitalizzazione composta: gli interessi prodotti nel tempo andranno ad incrementare il capitale di partenza producendo, a loro volta, altri interessi.

In questo modo i  rendimenti aumenteranno in maniera esponenziale determinando una crescita  del capitale via via sempre maggiore. 

In un secondo momento,  (sarai tu a scegliere quando), potrai finalmente destinare una percentuale dei guadagni (mai intaccare il capitale di base) a quelle attività che prima  non ti saresti potuto permettere (leggi il post di approfondimento sull’erogazione della rendita passiva).

Forse non potrai passare il resto della vita su una spiaggia esotica a rilassarti, ma potrai toglierti  molte soddisfazioni che sarebbero altrimenti rimaste solo dei rimpianti.

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Conclusioni

  • Risparmiare è l’unico modo per avere più capitale da investire e gli obiettivi che ragionevolmente si possono raggiungere sono strettamente legati alla capacità di risparmio ed alle potenzialità di rendimento della forma d’investimento scelta;
  • Per costruire la propria ricchezza nel tempo, la pazienza è l’elemento fondamentale. Il tempo è il miglior alleato quando si tratta di investire;
  • Non è mai troppo tardi per iniziare ad investire, ma prima si comincia e minore sarà lo sforzo da compiere per costruire ricchezza;
  • Il contesto finanziario moderno caratterizzato da tassi di interesse eccezionalmente bassi impone la ricerca di strategie d’investimento alternative idonee a generare rendimento nel lungo termine;
  • Investire in questo tipo di soluzioni (come per tutte le attività che producono profitto) presuppone l’assunzione di un rischio che, può  essere efficacemente gestito disponendo di un orizzonte temporale di lungo termine e diversificando le strategie d’investimento. Ecco perché è importante orientarsi su soluzioni facilmente accessibili ai piccoli capitali;
  • Assumere volontariamente dei rischi gestibili fa parte della natura umana: iniziare a camminare, andare in bicicletta, costruire una famiglia, cambiare lavoro sono tutte attività che comportano l’assunzione di un rischio concreto. E’ impossibile pretendere benefici dai propri investimenti senza assumersi dei rischi. Chi decide di non farlo probabilmente corre il rischio maggiore: la perdita dell’opportunità.

Leggi anche:

I dati che devi conoscere per costruire la tua rendita passiva;

Perché devi investire in azioni;

Focus su crowdfunding immobiliare;

Investire nel 2020: la migliore strategia con la diversificazione;

La strategia di investimento per chi ha paura di investire;

Private Equity, ovvero investire nell’economia reale. Tutti i motivi per farlo.


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2 Comments

  1. Scopro e leggo solo ora questo blog/articolo!
    Strano che non si faccia menzione dei semplici dividendi da azioni o ETF azionari o obbligazionari, o vendita di opzioni call, o cedole da certificati!

    1. Giovanni, ho dedicato un articolo specifico al tema della rendita tramite dividendi: cedole e dividendi: rischi e soluzioni per costruire una rendita passiva.
      Riguardo alle opzioni, ritengo che siano strumenti estremamente complessi da gestire per l’investitore retail: molto spesso neppure gli istituzionali riescono a utilizzarle correttamente.
      Per quanto riguarda i certificate (che non amo particolarmente), possono essere un utile strumento per il loro trattamento fiscale (vista la possibilità di compensazione con minusvalenze pregresse).
      Un caro saluto.

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