Il Piano di Accumulo

Il Piano di Accumulo (PAC)  è uno strumento che ancora non ha ottenuto la risonanza che invece, a mio parere, meriterebbe.

Prima di tutto per la sua capacità di cavalcare e ottenere il meglio dalle oscillazioni naturali del mercato azionario.

In secondo luogo, perché il Piano di Accumulo permette, anche a persone che inizialmente non dispongono di ingenti capitali, di entrare nel mondo della finanza e poterne sfruttare i benefici già nel medio periodo.

Infine perché questo strumento ci risparmia tutto il tempo perso in animate discussioni su previsioni finanziarie che hanno la stessa affidabilità dell’oroscopo di inizio anno.

Tempo perso ad identificare il momento in cui la borsa risalirà per poter partire con la corsa all’investimento. quanti affermati analisti si affaticano per trovare la formula giusta attraverso l’incrocio di dati, numeri, eventi passati…  Ecco una recente analisi sul sole 24 ore su come sfruttare le fasi di crollo del mercato in vista di un proficuo recupero 

Nella realtà pratica finanziaria non esiste nulla di facile e, soprattutto, non esiste nulla di facilmente prevedibile: le fasi di ribasso rientrano nell’ordinarietà e se credi di poter individuarne i termini, quasi sicuramente ti stai sbagliando.

Il piano di accumulo invece riesce a sfruttare in modo automatico sia i periodi di rialzo che i momenti di crisi del mercato azionario proprio per la sua impostazione, senza dover passare notti insonni nel tentativo di predire il futuro.

Per spiegare al meglio la funzionalità del Piano di Accumulo, facciamo prima una breve panoramica su come funziona la borsa e quali sono le leve che utilizza il Piano di Accumulo per far fruttare al meglio le vostre risorse economiche.

La ciclicità della Borsa

Il mercato azionario globale rappresenta l’intero mondo produttivo, cioè tutte le società del globo fabbricatrici di beni e fornitrici di servizi destinati a noi, pubblico di consumatori.

E l’intero mondo produttivo oscilla tra momenti di scintillante benessere, in cui si producono utili e occupazioni, e momenti difficili, contraddistinti da disoccupazione e chiusura di realtà imprenditoriali che saranno poi sostituite da altre in una successiva fase di ripresa.

Investire in borsa significa acquisire la facoltà di partecipare a questo processo. Come dicevamo prima, è praticamente impossibile riuscire a capire in che fase del ciclo ci si trovi, se non a grandi linee.

Questo che segue è l’andamento di uno dei mercati azionari più rappresentativi (MSCI WORLD valore delle principali aziende quotate nel mondo)

MSCI WORLD valore delle principali aziende quotate nel mondo

Un investimento di € 10.000, effettuato all’inizio del 2000, oggi varrebbe molto più del doppio.

La cosa più importante che ci rivela il grafico, però, è che che la crescita del valore è stata tutt’altro che lineare: nella fase più drammatica il valore dell’investimento ha toccato il livello di circa € 5.500 (praticamente la metà del suo valore iniziale).

Studiare quello che ciclicamente è già successo nel passato ci permette di proteggerci e contrastare il “fattore emotività” che si attiva nei momenti critici: uscire dal mercato nei momenti di massimo ribasso per “salvare il salvabile” ci fa perdere drammaticamente la possibilità di sfruttare il successivo recupero.

Investire gradualmente: come funziona Il Piano di Accumulo

Il piano di accumulo ci protegge dal fattore emotività, e dalle annose questioni relative a quando conviene investire in borsa e quanto per ottenere buoni risultati non esponendo a rischio tutto il capitale.

Un’azione preventiva necessaria alla pianificazione di un Piano di Accumulo è la pianificazione finanziaria delle proprie entrate e uscite.

Questo ci permetterà di identificare una disponibilità periodica che diventerà la nostra rata mensile/trimestrale/semestrale da destinare all’acquisto di azioni nel nostro Piano di Accumulo personale.

Il Piano di Accumulo infatti, è un metodo di investimento sui mercati azionari che prevede il versamento di cifre costanti a scadenze regolari per un determinato periodo.

La strategia prevede di investire il capitale poco per volta, ma costantemente, riducendo così la probabilità che tutto il patrimonio venga colpito da un improvviso calo di borsa, avvenimento psicologicamente molto traumatico.

La crescita del patrimonio investito sarà, quindi, più lineare rispetto all’investimento effettuato in un’unica soluzione.

Il piano di accumulo risponde alla domanda “quando investire in borsa”: non è più necessario preoccuparsi di individuare il momento adatto per entrare sul mercato.

Si elimina, così, il rischio di sbagliare la tempistica dell’investimento, il cosiddetto market timing: dal momento che gli acquisti sono periodici, vengono spalmati su diversi momenti e quindi su tutte le condizioni di mercato. Un pò come fare shopping: a volte si compra a prezzo pieno capi di valore, a volte si compra durante i saldi, acquistando più merce (azioni) con lo stesso capitale (rata del pac).

Facciamo due conti

Un piccolo riscontro concreto:

Chi negli ultimi 11 anni avesse investito 100€ mensili in un piano di accumulo oggi avrebbe realizzato un guadagno del 70% complessivo (oltre 8.000€ su 13.000€ di capitale).
Un guadagno sicuramente gratificante, considerando che si parla di rischi su piccole cifre e non ingenti capitali.

Ecco uno schema esemplificativo che compara l’investimento in un’unica soluzione (detto “PIC”) e l’investimento spalmato nel tempo (detto, appunto, “PAC”). La perdita massima sull’importo versato ha un consistente divario tra i due diversi approcci .

Confronto andamento PIC VS PAC

A chi è rivolto il Piano di Accumulo

Erroneamente si tende a pensare che l’investimento in borsa sia riservato ai detentori di grossi capitali.

Niente di più sbagliato:

Il sistema del piano di accumulo è accessibile alle tasche di tutti i risparmiatori. Si parte da cifre investite mensili di € 50. Molto adatto a chi vuole accantonare un capitale un po’ alla volta beneficiando della rivalutazione offerta dai mercati.

Non a caso si parla di “formula di risparmio forzoso” che consente di accantonare piccole cifre che, altrimenti, verrebbero spese.

L’attributo “forzoso” non deve lasciar intendere che siano previste forme di vincolo nel rispetto del piano: l’investimento deve intendersi effettuato in piena libertà senza imposizioni sulla durata. Questo vuol dire che, in caso di necessità, è possibile ritirare la cifra investita, ovviamente con il valore presente al momento del ritiro.

Attenzione però: l’investimento finanziario richiede costanza, metodo ed impegno. Un piano di accumulo attivato in automatico aiuta a mantenere l’impegno nel tempo salvaguardandoci “dall’effetto emotività”, ma può accadere che le valutazioni dei mercati possano mantenersi irrazionali per anni. Per questo motivo è importante perseverare nel tempo senza cadere nella tentazione di stancarsi dell’attesa e rischiare di uscire nel momento più sbagliato.

Quali prodotti scegliere per il Pac?

Generalmente vengono utilizzati fondi comuni di investimento oppure Sicav che consentono di scegliere aree geografiche (per esempio il mercato globale, piuttosto che quello europeo o asiatico) o tematiche specifiche (titoli del comparto energetico, delle infrastrutture, tecnologico ecc.).

Al momento dell’attivazione del piano è importante fare una valutazione approfondita dei costi applicati al piano: l’eventuale pagamento di commissioni di ingresso riduce il rendimento e l’efficacia nel tempo di questo valido strumento di investimento.

Riassumendo: Perché fare un piano di accumulo

Il Piano di Accumulo rappresenta una strategia di investimento vincente perché:

1. Non sono richieste cifre iniziali importanti;

2. Mitiga il rischio tipico dei mercati azionari;

3. Consente di accumulare capitali che diventeranno nel tempo consistenti, beneficiando della rivalutazione dei mercati;

4. Non ha vincoli;

5. Riduce l’effetto negativo dell’emotività;

6. Fornisce un valido metodo per mantenere l’impegno nel tempo.

I Limiti Del Piano di Accumulo

Bisogna considerare che nel mondo della finanza non esiste vantaggio senza contropartita: anche il Pac ha dei limiti.
Infatti, nel mercato azionario, nel lungo termine premia l’investimento in un unica soluzione (PIC)  in quanto la ciclicità dei mercati si attenua con l’inesorabile passare degli anni.

Il grafico di confronto già analizzato tra PAC e PIC mostra proprio quanto sia tendenzialmente più redditizio (e di conseguenza più rischioso) l’investimento in un’unica soluzione.

Tuttavia nella fase di crollo dei mercati il vostro Pic potrebbe anche dimezzare il suo valore iniziale: siete sicuri di poter gestire la situazione mantenendo il sangue freddo in attesa di successivi recuperi e non scegliere soluzioni (come quella drammatica dell’uscita dall’investimento) che vi porterebbero solo a leccarvi le ferite?

Per chi vuole approfondire la questione sull’andamento dei mercati, questo è il link all’articolo di approfondimento: il prossimo crollo dei mercati.

Alla fine la scelta è tua, il PAC è solo un ottimo strumento per gestire l’emotività.

Leggi anche:

Lo SMART PAC. L’investimento in borsa che ti protegge dalla prossima crisi economica;

Breve guida per la scelta di un fondo comune di investimento con l’aiuto di Morningstar;

Il fondo pensione come non ve lo hanno mai raccontato;

Scegliere tra Fondi Comuni di Investimento ed ETF, ovvero gestione attiva contro gestione passiva.

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2 Comments

  1. Come ben tu sai sono sempre stato un gran fautore dei Pac

    1. Grande Marco, e infatti sei sempre stato una fonte di ispirazioni per me!

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