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Chi investe, o è intenzionato a farlo, avverte l’esigenza di rimanere aggiornato sugli strumenti di investimento che, in base alla situazione economico politica, presentano le prospettive di crescita più interessanti senza correre il rischio di rimanere intrappolato in asset a scarsa efficienza.
Ogni mese andremo quindi a dare uno sguardo rapido alle evoluzioni del mondo finanziario, per poi identificare le attività di investimento che appaiono maggiormente sottovalutati.
Tutte le indicazioni sono frutto di analisi personali e non sono state commissionate da nessuna casa di investimento come fonte di pubblicità. Tutto quello che scrivo è per libera scelta, perché in questo fiume di informazioni urlate dai media solo per fare clamore, penso che l’investitore abbia bisogno di qualche indicazione utile, basata su riflessione e analisi.
Forza, cominciamo!
Indice
Analisi dello scenario attuale
Dopo settimane di recupero praticamente ininterrotto, i mercati azionari hanno segnato un’evidente battuta d’arresto mettendo a segno il peggior ribasso giornaliero registrato dai minimi di marzo.
Le vendite sono state massicce su tutte le piazze finanziarie gettando un’ombra sulle speranze di definitivo ritorno alla normalità.
Cosa ha innescato questa brusca inversione di rotta?
Semplice: dopo l’entusiasmo iniziale delle borse per la notizia dei 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro creati maggio negli USA, l’ottimismo ha subito una brusca frenata:
- La Fed (la banca centrale americana) ha evidenziato possibili effetti negativi a lungo termine della pandemia sulla ripresa economica.
- Le ultime statistiche diramate dalle agenzie oltreoceano evidenziano una nuova accelerazione dei contagi negli stati che hanno abbandonato le restrizioni (Texas e Florida).
Un combinato di notizie che ha dato il via ai processi di vendita facendo risalire bruscamente l’indice Vix che è l’indicatore che misura il livello di tensione sui mercati.


E la brusca risalita dell’indice VIX è l’innesco di tutta una serie di algoritmi che portano alle vendite automatiche.
E così, con un effetto a cascata, ecco spiegato il calo repentino della giornata di giovedì.
Dovremo abituarci per un po’ di tempo a questo tipo di movimenti.
Per quanto le banche centrali non facciano mancare il sostegno all’economia, non possono certo “stampare” né posti di lavoro né, tantomeno, profitti aziendali.
Quindi è difficile ipotizzare che le azioni possano crescere significativamente con la linearità degli ultimi mesi.
Bisogna mettersi nell’ordine di idee di imparare a tollerare correzioni dell’entità di quella a cui abbiamo appena assistito e non pensare ogni volta che il mercato debba necessariamente crollare. E ricordiamoci che tecnicamente una correzione fisiologica può arrivare fino al 15% .
Intanto prepariamoci a quella che potrebbe essere la prossima correzione:
Durante la prossima settimana cadrà il terzo venerdì del trimestre, ossia il giorno in cui arrivano contemporaneamente a scadenza vari contratti futures ed opzioni (in gergo chiamato “triple witching day”).
Senza entrare nello specifico, si tratta del giorno in cui si verifica un aumento degli scambi (operazioni di acquisto e vendita) per ragioni meramente “tecniche”. Questo fenomeno, generalmente, porta ad un aumento della volatilità (vix) e, viste le premesse, è probabile che ciò non gioverà all’umore dei mercati.
Detto questo, visto che le banche centrali hanno assicurato che i tassi resteranno bassi a lungo (Jerome Powell, presidente della Banca Centrale Americana, ha affermato che non ha neppure pensato di rialzare i tassi) il mercato azionario resterà ancora il posto migliore in cui investire.
Ricordandoci di diversificare.
L’ asset su cui puntare questo mese
Non si può investire in ciò che è popolare sperando di guadagnarci
Warren Buffet
Nonostante il prodigioso recupero messo a segno dai mercati azionari esistono ancora settori fortemente sottovalutati.
Da oltre 10 anni le azioni europee hanno dato magre gratificazioni rispetto all’alternativa dell’investimento globale.


Questo è dovuto al fatto che nel mercato europeo sono meno presenti i titoli tecnologici che sono stati il motore trainante di questi ultimi anni di crescita delle borse, e che hanno portato l’indice azionario globale molto più in alto rispetto a quello del vecchio continente.
Il mercato azionario europeo è invece costituito in buona parte da quei settori che sono esposti all’andamento del ciclo economico, (industria, consumi, materie prime, banche).
Il settore industriale è quello che ha sofferto maggiormente della “recessione da lockdown” incrementando ulteriormente il divario con la tecnologia.
Ma sarà proprio il settore industriale (oggi ampiamente sottovalutato ) che beneficerà della ripresa economica che è certo, prima o poi, si realizzerà.
Il mercato europeo per la sua composizione offre un’esposizione diretta al settore industriale che continua ad essere il grande escluso del rimbalzo.
E’ palese che il futuro del mondo e dell’economia sarà sempre più tecnologico ma non si può trascurare di investire nei settori che rappresentano il cuore dello sviluppo globale.
E quindi, mentre i tecnologici hanno guidato il rimbalzo post lockdown, il settore industriale, a cui è fortemente esposto l’Europa , continua ad essere penalizzato dai mercati finanziari.
Sarebbe uno sbaglio non considerare questa asset class in questo momento.
Esistono etf che duplicano l’andamento del mercato in maniera passiva (a questo link ne trovi una selezione).
Oppure è possibile puntare sull’Europa attraverso fondi comuni d’investimento che selezionano attivamente le società che mostrano fondamentali e potenzialità di crescita migliori.
A questo link ne trovi una selezione.


Conclusioni
E’ probabile che il ritorno alla normalità necessiti di tempi più lunghi del previsto: spostarsi liberamente da un paese all’altro, abbandonare definitivamente le misure di distanziamento e riconquistare i comportamenti abituali sarà forse possibile solo quando il pericolo del contagio sarà definitivamente archiviato.
Fino ad allora difficilmente i mercati potranno salire significativamente rispetto ai livelli attuali e resteranno invece estremamente sensibili alle notizie ed agli sviluppi del breve termine.
Del resto:
L’investitore è colui che crede in un domani migliore.
Benjamin Graham
Anche se al momento i dati sono tutt’altro che entusiasmanti, è certo che prima o poi l’economia tornerà a crescere.
Impossibile prevedere quando ma i mercati riprenderanno a salire sulle aspettative di crescita prima che i dati sull’economia globale tornino in territorio positivo.
Ecco perchè è indispensabile prepararsi oggi a cogliere i benefici della crescita di domani.
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