Cari giovani,
come vanno le cose ultimamente? Per caso inizia a farsi sentire il peso del carico di responsabilità che avete addosso? Il futuro sarà così incerto come lo dipingono oggi?

La società moderna vi invoca a gran voce perché diventiate i protagonisti assoluti di una rivoluzione culturale ed economica con l’obiettivo di costruire un mondo più sostenibile, più tecnologico e più ricco.
Intanto il presente diventa sempre più competitivo, spinto all’eccellenza, verso una guerra dove vince  chi ostenta maggiore perfezione e felicità sui canali social.
Anche il mondo del lavoro rispecchia in parte questa crudele tendenza, con una ricerca spasmodica di nuovi talenti da allevare in batteria sotto luci artificiali al fine di ottenere le migliori performance.

Al posto vostro mi sentirei decisamente in ansia: la società ha alte aspettative su di voi.
Ma quanto ha fatto la società per rendervi forti in mezzo a questa tempesta di competizione, di insicurezza finanziaria e lotta allo status più luccicante?
Vi ha insegnato a costruire un equilibrio interiore, a focalizzarvi sui vostri veri desideri e a gettare le basi, anche finanziarie, per permettervi una vita serena?

Io non posso esservi d’aiuto nella vostra ricerca interiore, ma sento di potervi essere di supporto almeno in un aspetto: posso suggerirvi come  impostare al meglio il vostro futuro finanziario. 
Pochi e semplici passi, poche e semplici scelte che faranno, però, un’enorme differenza nella vostra vita.

Secondo una recente indagine chi ha meno di 35 anni andrà in pensione a 75 con poco più di 1.500 euro mensili. Lordi ovviamente.
Come si può essere sereni con una prospettiva del genere?
Non è mai troppo presto per prendere in mano il vostro futuro, non tanto per diventare grandi ma per diventare più liberi.
Con questo articolo spero di potervi  accompagnare attraverso alcune indicazioni fondamentali verso il  raggiungimento di  un adeguato livello di libertà e antifragilità finanziaria. 

Cosa significa essere liberi

Un detto celebre afferma che “Dipendere dal governo per la tua futura sicurezza finanziaria è come assumere un contabile che è un accanito giocatore d’azzardo!“.

La stampa e gli slogan motivazionali si concentrano molto sul problema previdenziale: un giovane che non pensa alla propria pensione è condannato a lavorare quasi in eterno e ad invecchiare con pochi spiccioli.
In realtà non è soltanto un problema di pensione. 

Avere a disposizione un fondo di riserva, una somma, cioè, a vostra disposizione per le fasi più impegnative della vostra vita, significa avere quella flessibilità che vi potrà permettere di scegliere.
Scegliere di cambiare un lavoro che non vi gratifica, senza la pressione della scadenza dell’affitto o della rata del mutuo. 
Scegliere di attendere un’opportunità lavorativa più adatta alle vostre esigenze, senza essere costretti ad accettare la prima offerta che vi viene fatta perché l’energia elettrica non è gratis. 
Raggiungere un certo livello di stabilità finanziaria (la cosiddetta libertà finanziaria tanto citata in molti slogan motivazionali) vi renderà liberi di esprimere critiche scomode al vostro datore di lavoro (o ai vostri clienti) senza paura di ritorsioni.
Un capitale da parte vi darà la facoltà di dire “non sono d’accordo” e di esprimere il vostro dissenso.
Un capitale da parte vi consentirà di riorganizzare la vostra professione altrove con calma.
L’onestà intellettuale e la sincerità verso se stessi sono una conquista inestimabile.

Come potete ottenere questa libertà di scelta?

L’abilità  che dovete al più presto apprendere non è quella di guadagnare, ma quella di spendere.
Comprate pure le cose che vi piacciono, le esperienze che vi fanno felici, ma tra tutte le voci a cui destinare i vostri soldi mese dopo mese non dimenticatevi una voce dedicata all’accumulo.
Solo dopo aver definito quale sia la cifra mensile da accantonare per il vostro futuro, potrete dedicarvi anima e corpo a scegliere quali desideri realizzare (tra quelli che si possono ottenere pagando).

Basta (abbastanza) poco

Inutile girarci troppo intorno: per guadagnarsi quel margine di stabilità che consente di vivere più liberi ,si parte dal risparmio di una parte del proprio reddito: sistematicamente ogni mese una parte del proprio reddito deve essere sottratta dal totale spendibile.

Certo, è giusto anche godersi la vita e, proprio per questo, la quota di risparmio mensile non deve essere percepita come un sacrificio eccessivo: sarà necessario risparmiare quel tanto che basta, continuando a vivere al meglio il proprio tempo senza rinunce.
Dedicare una piccola cifra del proprio reddito al risparmio in modo costante, nel tempo può produrre risultati sorprendenti.

Questa è l’evoluzione nel tempo di un risparmio mensile di € 150:

Non è propriamente quello che si può dire un risultato sorprendente.
Ma cosa accade a quegli stessi 150 € mensili risparmiati quando vengono investiti a un rendimento dell’8% annuo?

E, infine, se ipotizzassi di incrementare ogni 5 anni la quota risparmiata di € 50?

L’8% è il rendimento medio che il mercato azionario ha prodotto nel tempo (ne parlo qui e qui).
Il capitale accumulato, a fronte di un piccolo sforzo mensile sarà la risorsa che vi consentirà di cambiare lavoro  perché l’ambiente è diventato opprimente, di avviare la vostra attività in proprio, di iniziare un’avventura all’estero o di decidere di uscire dal mondo del lavoro prima del tempo.

Alcuni consigli pratici

Le piccole buone abitudini ripetute nel tempo possono aiutare a raggiungere grandi risultati.
Questo è un piccolo elenco di semplici indicazioni pratiche per iniziare a prendere in mano il vostro futuro.

Monitorate le vostre spese e definite la vostra soglia di risparmio mensile

Una delle regole basilari di pianificazione finanziaria è riuscire ad avere il controllo delle proprie spese mensili: una larga maggioranza di persone non riesce a realizzare dove spende i propri soldi. Si finisce, così, per consumare le proprie entrate mensili senza capire quali sono stati gli acquisti effettuati e le esperienze vissute.
Utilizzate pure il vostro denaro nel modo che ritenete più opportuno ma prendete nota di ogni spesa grande o piccola che sostenete nel corso di almeno un mese.
Una volta quantificato l’ammontare delle vostre spese definite la vostra soglia di risparmio mensile e sottraetela dalle disponibilità del vostro conto corrente non appena sarà accreditato il vostro stipendio/entrata mensile.
Volendo individuare una cifra ideale, dovreste puntare a risparmiare almeno il 10 – 15% delle vostre entrate.
Attivate un processo automatizzato in modo che la vostra quota di risparmio venga accantonata senza la necessità di un vostro intervento.

Incrementate i vostri risparmi

Una volta impostata la vostra quota di risparmio mensile dovrete puntare a incrementarla negli anni senza che questo diventi un sacrificio.
Lo stratagemma che potreste seguire è quello di incrementare l’accantonamento mensile ogni volta che riceverete un aumento del vostro stipendio.
Si tratta di un accorgimento comportamentale teorizzato dai premi nobel per l’economia Benartzi e Thaler (save more tomorrow): banalmente, potrete valutare di incrementare il vostro risparmio destinandovi un terzo del vostro aumento retributivo.

Imparate a conoscere i rischi e le opportunità

Sarà fondamentale valorizzare il vostro impegno investendo la quota di risparmio in modo più efficace.

Il mercato azionario è uno dei mezzi più efficaci per ottenere rendimenti in grado di massimizzare il vostro patrimonio in formazione.

Dovete comprenderne le potenzialità quanto prima: il tempo è dalla vostra parte e questo vi dà la ragionevole certezza di successo.

Esistono strategie di investimento alla portata di tutti (come il piano di accumulo) che vi consentiranno di raccogliere i rendimenti che i mercati azionari creeranno nel corso degli anni.
Ma senza un minimo di conoscenza finanziaria rischierete di incappare e credere ai tanti sedicenti guru che profetizzano guadagni facili in breve tempo e con metodi “eccezionali”.

Questi sono i primi concetti fondamentali indispensabili per avvicinarsi al mercato azionario:

Conclusioni

In tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni. Gli imbecilli cercano colpevoli

Antonio De Curtis

Le generazioni precedenti vi hanno lasciato in eredità una situazione non semplice: un debito sproporzionato che dovrete ripagare col prezzo di una precarizzazione crescente e uno stipendio inadeguato.
Nessuna certezza se non quella di non ricevere un’adeguata pensione dopo un’interminabile vita lavorativa.
Questo può essere un validissimo pretesto per giustificare il diritto a spendere tutto quello che guadagnate: dopotutto con tutte le difficoltà che vi attendono ci sta.
Oppure può trasformarsi nella motivazione per cambiare il vostro futuro.

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1 Comment

  1. Buona domenica David, ottimo spunto di riflessione, ma mi permetto di eccepire che nell’evoluzione del risparmio non è stato sottolineato che il rendimento composto è poi controbilanciato dall’erosione di potere di acquisto dell’inflazione. Molto accattivante il termine di richiamo usato “antifragile”, da Taleb già messo in discussione, che si adatta perfettamente alla citazione “In tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni. Gli imbecilli cercano colpevoli”, in quanto letteralmente: denota la caratteristica di un sistema di cambiare e migliorare a fronte di fattori di stress esterni al fine non di proteggersi bensì di adattarsi. Complimenti!
    Luca

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