LA PARTE PIU' DIFFICILE DI UNA STRATEGIA DI INVESTIMENTO

La dote più importante per avere successo negli investimenti è, molto probabilmente, la disciplina.
Essere costanti nel seguire una serie di semplici regole è la chiave di un piano finanziario di successo.

Purtroppo rimanere disciplinati quando la nostra strategia di investimento non dà risultati immediati può diventare davvero molto difficile: che senso ha ostinarsi a tenere un portafoglio se le performance continuano a essere negative? 
Per non parlare della manutenzione del portafoglio: attenersi ai criteri di ribilanciamento pianificati quando questi producono effetti che  vanno nel senso opposto a quello sperato serve soltanto ad aumentare il senso di frustrazione.

La tentazione di abbandonare il piano iniziale per seguire un approccio più dinamico in grado di adattarsi al nuovo contesto di mercato diventa ogni giorno più forte.

In questo articolo cercheremo di capire perché è importante superare il nostro senso di disagio e come impostare una strategia di investimento vincente.

La parte più dura di una strategia di investimento vincente

Tutti noi siamo abituati a ricevere gratificazioni immediate. Fa parte della nostra natura e del modo in cui è impostata la società in cui viviamo.
Vogliamo un nuovo paio di scarpe? Possiamo ordinarlo comodamente da casa e riceverlo il giorno successivo. Vogliamo vedere un bel film? Abbiamo a disposizione Netflix per guardarlo quando lo preferiamo, senza attendere la programmazione di una rete televisiva.
Inoltre, connessioni internet e social media ci hanno abituato ad avere risposte in modo praticamente istantaneo: abbiamo accesso alle notizie in tempo reale (non sempre valide e corrette, ma questo è un altro problema) e siamo grado di comunicare con parenti e amici in pochi secondi.
Nel mondo moderno siamo abituati a vedere il risultato delle nostre azioni e delle nostre richieste in tempi brevissimi.

Questo  crea non pochi problemi quando ci approcciamo ai nostri investimenti: come accade nella vita di tutti i giorni, vorremmo vedere risultati tangibili e gratificanti negli stessi tempi in cui siamo abituati a ricevere un pacco da Amazon.
Purtroppo nel  mondo della finanza i risultati non arrivano (quasi) mai nel modo in cui li vorremmo.

L’aspetto più difficile nel perseguire una strategia di investimento di successo è che la sua effettiva efficacia sarà valutabile soltanto dopo un periodo di tempo relativamente lungo.
Rimanere saldi al piano originario, mentre nel breve termine i risultati non sono quelli desiderati, sembra illogico e innaturale.
La nostra mente non ragiona sul lungo termine ma è abituata a cercare riscontri veloci e, quindi, rendimenti di breve.
I risultati di un piano finanziario vincente arrivano, invece, lentamente. 

Quando osserviamo la vita di una persona di successo vediamo la sua realizzazione  e la sua capacità di essersi affermato. Difficilmente riusciamo a immaginare il duro lavoro, il sacrificio, i fallimenti e le delusioni che hanno portato quella persona al successo.

Nel campo degli investimenti accade la stessa cosa: quando osserviamo un grafico su un qualsiasi simulatore appare chiaro che una strategia è vincente.
Quando proviamo a seguirla con i “soldi veri” ci troviamo a confrontarci con il dubbio, il rimpianto e l’incertezza che ogni giorno ci spingono ad abbandonare il nostro piano.
Per non parlare dell’attività di manutenzione: ribilanciare periodicamente lasset allocation incrementando attività di investimento che continuano inesorabilmente a scendere senza vedere risultati nel breve termine è davvero molto difficile perché siamo abituati a ottenere gratificazioni immediate.

Investimenti: perché è importante cercare la  gratificazione differita

Come accade nella vita di tutti i giorni,  vorremmo una gratificazione immediata anche  dai nostri investimenti e veniamo pervasi da un senso di frustrazione quando ciò non avviene.
Fa parte del nostro DNA.
Fin da bambini avvertiamo la necessità di soddisfare i bisogni primari come mangiare, dormire, essere coccolati. Il neonato si agita se non viene immediatamente accontentato.
Con la crescita dovremo imparare che i nostri obiettivi non vengono mai raggiunti in modo immediato ma che sono necessari fatica e impegno  per realizzarli.
Ecco perché in finanza, come nella vita di tutti i giorni, non dovrebbe essere sottovalutata l’abilità di cercare la gratificazione differita. 

Cosa significa “cercare una gratificazione immediata dai propri investimenti”?
Per capire il concetto utilizzeremo uno studio studio psicologico degli anni ‘70.

Nel 1972 lo psicologo Walter Mischel condusse un banale esperimento su un gruppo di bambini di un’età media di 4 anni.
Ogni partecipante  fu  accompagnato  in una stanza con un tavolo su cui era riposto un piatto con una caramella.
L’accompagnatore, con un pretesto, lasciò il bambino solo nella stanza chiedendogli di non mangiare la caramella. In cambio, al ritorno dell’accompagnatore, il bambino, se avesse rispettato la richiesta, avrebbe ricevuto come ricompensa un’ulteriore caramella.
Solo un terzo dei bambini riuscì a resistere alla tentazione.
E’ interessante ciò che emerse dalle verifiche  che seguirono  negli anni successivi sul campione dei partecipanti.
Fu effettuato un ulteriore test quando i ragazzi raggiunsero l’età di 25 anni:
coloro che avevano resistito alla tentazione di mangiare la caramella (gratificazione immediata) erano riusciti a concludere il percorso di studi in modo più brillante, avevano raggiunto una miglior collocazione lavorativa  e, neanche a dirlo, erano fisicamente più in forma.

In campo finanziario funziona lo stesso principio: chi riesce a rinunciare al miraggio del rendimento di breve termine, a restare disciplinato e fedele alla propria asset allocation ottiene i risultati migliori.
Chi sceglie la caramella subito pensando  di riuscire a evitare i capricci dei mercati con dinamismo e scelte di market timing è destinato a rimanere deluso nel breve e nel lungo termine.

Investimenti: il costo della gratificazione immediata

Quanto costa agli investitori scegliere di  mangiare la caramella subito

Questo grafico mette a confronto  la performance annua di lungo periodo di un portafoglio azionario, di uno bilanciato, di uno obbligazionario e, in verde, la performance media realizzata dagli investitori.
A fronte di un rendimento annuo del 6,6% per un portafoglio bilanciato, gli investitori hanno mediamente conseguito un rendimento del 2,9% (meno della metà).
Alla base di questo significativo divario ci sono proprio gli errori comportamentali legati alla presunzione di riuscire a cambiare strategia in funzione dello scenario di mercato (market timing):

BIAS INVESTITORI
Fonte: Dalbar

E’ quindi fondamentale rimanere disciplinati,  coerenti ed evitare drastici cambi di rotta.  anche se nel breve termine può sembrare controproducente.

Come fare per non cedere alla tentazione della caramella subito (l’istinto a cambiare ripetutamente strategia) per ottenere l’adeguata ricompensa dai propri investimenti? 

Tra le tante insidie e incognite tipiche di ogni fase di mercato (ribassista ma, ahimé, anche rialzista) ci sono alcune verità assolute che possono aiutarci a rimanere saldi alla nostra strategia di investimento per ottenere un’adeguata gratificazione differita.

le 7 verità incontrovertibili sugli investimenti

L’incertezza, il dubbio e il rimpianto sono stati d’animo con cui è difficile convivere.
Tuttavia, quando si parla di mercati finanziari esistono delle verità oggettive che possono esserci di grande supporto nelle fasi più critiche.

Quello che non sappiamo è con quale sequenza questa gamma di risultati si presenterà sul nostro cammino di investitori. una normale correzione nell’ordine del 5% potrebbe sempre trasformarsi in un più raro mercato orso.
Proprio perché non lo sappiamo è importante evitare di intraprendere iniziative basate sull’evoluzione degli eventi di breve termine.

Per quanto tu sia bravo, esperto e disciplinato, non è possibile gestire i propri investimenti (né nei mercati rialzisti né, tantomeno nei mercati ribassisti) senza un processo basato su regole che guidino le azioni da intraprendere.
Pensare di riuscire a prendere decisioni di investimento in modo tempestivo durante mercati in rialzo o in ribasso, senza seguire precise linee guida, inevitabilmente provoca danni: ogni investitore è costantemente condizionato dalle proprie emozioni che impediscono di fare le scelte corrette.
La soluzione più efficace resta  trovare un asset allocation ottimale, ribilanciare periodicamente e limitare l’attività per il resto del tempo.

Nonostante la strategia Buy & Hold (che consiste, appunto,  nel mantenere un portafoglio relativamente stabile indipendentemente dai mutamenti del contesto di breve periodo) venga periodicamente dichiarata morta, rimane la più affidabile.
E’ fondamentale sentirsi a proprio agio con il portafoglio che si è scelto, perché inevitabilmente verrà il momento in cui, nel breve termine,  non funzionerà come ti saresti aspettato.

Conclusioni

Non sono le cose che compri e vendi che ti fanno guadagnare; sono le cose che tieni.

Howard Marks

Una volta la società ci costringeva a dover attendere per vedere soddisfatto un proprio bisogno o un proprio desiderio.
Prima di poter contemplare lo scatto di una foto era necessario pazientare per  giorni prima dello sviluppo del rullino.
Per ascoltare la nostra canzone preferita dovevamo aspettarne  la programmazione in radio oppure dovevamo comprare musicassetta, disco o cd in un negozio musicale. 
La fonte informativa principale era la biblioteca.
Oggi abbiamo fotocamere integrate sui nostri smartphone, musica disponibile a richiesta 24 su 24 e l’universo di informazioni tempestivamente accessibile grazie a  internet.

Oggi viviamo nell’era del benessere, del tutto e subito dove ogni esigenza viene soddisfatta in modo immediato.) La soglia della fatica che siamo disposti a sopportare per  realizzare un nostro desiderio  si è drasticamente ridotta.
Ci siamo così assuefatti a questa condizione che abbiamo perso la sopportazione al senso di frustrazione indispensabile per superare le avversità e gli insuccessi.

Questa nostra evoluzione ci rende molto meno capaci di raccogliere le performance che i mercati finanziari producono nel tempo: la ricerca di gratificazioni e di risultati immediati ci spinge all’attivismo e a credere alla presunta efficacia di nuovi approcci flessibili e dinamici.

Secondo  Paul Samelson, premio nobel per l’economia, investire è un po’ come  guardare l’erba crescere o la vernice asciugarsi.
Visto che il portafoglio richiede anche una corretta manutenzione e una ripetuta attività di ribilanciamento, possiamo aggiungere che occorre più di una mano di vernice prima di potersi ritenere soddisfatti.

Le  performance che i mercati creano nel tempo non arrivano mai gratuitamente ma vanno guadagnate con fatica, con disciplina e con la capacità di sopportare, anche per tempi relativamente lunghi, le nostre disavventure finanziarie. 

Attenersi a  una strategia Buy & Hold (opportunamente ribilanciata) che non dà risultati immediati va contro la nostra natura ma rimane la scelta più efficace.
Certo è che nel tempo di internet, dei social e dei forum finanziari siamo costantemente sollecitati a cambiare qualcosa del nostro piano che non accenna a funzionare.

Il nemico di un buon piano è il sogno di un piano perfetto (cit.): se pensi di mollare il tuo piano dopo poco più di un anno avrai perso comunque, sia che quel piano funzioni sia che non funzioni.

INVESTIRE PAZIENZA DISCIPLINA

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3 Comments

  1. “Non sono le cose che compri e vendi che ti fanno guadagnare; sono le cose che tieni.”
    Howard Marksnone
    …mi permetto di ampliare il concetto che per tenere devi conoscere ciò che hai, ma soprattutto sapere cosa vuoi ottenere, purtroppo le capacità cognitive di pensare e ragionare costano molta fatica, quindi molto più semplice scaricare il peso su altra figura o nel mercato! Bravo David grande azione morale con questo articolo da condividere. Buona domenica

  2. Trovo l’articolo pieno di buon senso.. che ne pensa di un pac Etf az su indici mondiali tipo MSCI World .. si ribilancia anche da solo o? Al limite si passa da un AZ ad un Bilanciato con gli anni

    1. Per il risparmio in formazione il piano di accumulo sul mercato azionario è senza dubbio la strategia da preferire. Diverso per chi dispone già di un capitale da allocare nei mercati finanziari. Se si dispone di un orizzonte temporale pluridecennale di un elevata tolleranza ai ribassi e a tempi di recupero relativamente lunghi, tra trent’anni l’azionario globale sarà stato, probabilmente, la scelta migliore. Purtroppo pochi profili rispettano queste caratteristiche: il tempo di recupero massimo di un portafoglio azionario è di circa 12 anni 😣.
      Costruire un portafoglio con asset class decorrelate (che si comportano in modo diverso nelle diverse fasi del ciclo economico) consente di ridurre ribassi tempi di recupero e di sfruttare l’attività di ribilanciamento. Nei 40 anni dal 1970 al 2010:

      – il rendimento annuo composto dell’S&P500 è stato del 9,90% circa;
      – il rendimento annuo composto dell‘oro è stato del 9,20% circa;

      Un portafoglio 50% oro e 50% S&P500 ha reso l’11% circa.

      Perché ha ottenuto un rendimento superiore alla migliore delle due asset class?
      Perché il ribilanciamento ha consentito di consolidare nel tempo i guadagni prodotti dall’asset class migliore per comprare a prezzi più bassi quella peggiore. In altre parole: vendere alto e comprare basso.
      La diversificazione serve proprio a sfruttare questa potenzialità che è spiegata molto bene in questo articolo di Portfolio Charts.

      Il problema è che vendere una parte di ciò che sale per comprare ciò che scende (questo appunto significa ribilanciare) senza vedere risultati immediati è molto difficile.

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