Saldi. Investimenti 2019

Il 2019 potrebbe essere, nel campo degli investimenti, un ottimo periodo di Saldi.

L’anno che si è appena concluso, infatti, è stato uno dei peggiori dell’ultimo periodo per i mercati finanziari: praticamente tutte le classi di investimento finanziario hanno subito un’importante battuta di arresto.

E la maggior parte delle persone che gravitano nel mondo degli investimenti in questi casi che fa? Ha paura e tiene il proprio capitale in letargo nei conti correnti.

Eppure In genere riusciamo ad essere razionali (più o meno) in molti ambiti della nostra vita economica quotidiana: abilissimi ricercatori di offerte promozionali nei supermercati, piuttosto che scrupolosi detective in cerca dell’auto aziendale a km zero, cecchini infallibili in attesa dell’arrivo del black Friday (si fanno affaroni, lo sapevate?).

Ah già, e il vestito nuovo? Mica sono sprovveduto: aspetto i saldi.

Invece, quando si parla di investire il proprio denaro, non riusciamo ad utilizzare le stesse strategie: non riusciamo a traslare questa nostra invidiabile capacità di calcolo delle opportunità nel campo dell’investimento finanziario.

Non riusciamo proprio a capire che quando sui mercati finanziari iniziano i saldi, cioè quando i prezzi delle attività finanziarie stanno scendendo,  è l’ora di comprare!

Faccio una doverosa premessa all’analisi in cui vedremo alcune delle più interessanti attrattive finanziarie da tenere in considerazione nell’anno 2019.

Prima di investire bisogna capire che asset come azioni, materie prime, obbligazioni e immobili passano attraverso cicli economici.

Quando un bene è molto popolare, molti vogliono comprarlo. Quando molti vogliono comprare qualcosa, il prezzo sale velocemente e quando questo accade, l’acquisto di quel bene diventa un terribile affare.

Quando invece un bene è molto impopolare, il prezzo diminuisce e potrebbe diventare un grande affare.

Quindi si tratta di cercare Asset (Beni) che sono stati venduti (o svenduti)  per una serie infinita di validi motivi (tensioni commerciali, situazione politica internazionale, politiche monetarie delle banche centrali, brexit ecc..).

Così, Alla luce dei recenti ribassi dei mercati (-8% ca. America, – 17% ca. Europa. – 16% ca Giappone, per non parlare dei mercati emergenti), possiamo individuare una serie di attività finanziarie che iniziano a presentare valutazioni attraenti (tradotto: iniziano i saldi).

Vediamo quali sono:

Paesi emergenti

L’area geografica dei paesi emergenti è quella più sensibile alle problematiche economiche, politiche e finanziarie, pertanto le azioni delle società che operano in questi mercati sono quelle che vengono più penalizzate nelle fasi di incertezza (come quella attuale). Ne consegue che, quando le prospettive cambiano in positivo, il rialzo di questo asset assume dimensioni superiori rispetto a quelli di altre aree.

In questo momento, mediamente, le valutazioni delle azioni riconducibili a questa area geografica, sono tornate ai livelli del 2010.

Grafico quotazioni azioni paesi emergenti

Analoga conclusione può essere tratta per i titoli di stato  emessi in questa area.

I governi di questi paesi tendono a finanziarsi con titoli emessi in dollari. Quando la banca centrale americana rialza i tassi, questi paesi subiscono una penalizzazione poiché si vedono costretti a pagare interessi più alti. Ecco che diminuisce il valore di mercato dei titoli di stato che, però, continuano ad offrire rendimenti attraenti in un periodo di magre soddisfazioni per chi investe in titoli di stato di paesi sviluppati.

Grafico quotazioni titoli di stato paesi emergenti

Titoli azionari difensivi e value

Non bisogna, inoltre, trascurare che in contesti di mercato difficili ci sono alcune categorie di azioni che tendono a fare meglio di altre.

E’ il caso dei settori difensivi: sono quelli meno influenzati dal ciclo economico poiché offrono beni/servizi ritenuti indispensabili. Fanno parte di questa categoria i titoli farmaceutici, alimentari, le utility (società che operano nella distribuzione di acqua, gas, energia elettrica).

Esistono poi i cosiddetti stili di investimento value, ossia quelle strategie che mirano ad individuare le società il cui prezzo è inferiore ad un ipotetico valore di equilibrio (detto appunto “fair value”) . Generalmente sono società con mercati ampiamente consolidati e previsioni di crescita modesta ma caratterizzate da alti dividendi.

In fasi di mercato avverse, questi titoli tendono a comportarsi meglio delle società growth, ossia sopravvalutate rispetto al loro valore di equilibrio, in quanto si stima che produrranno utili in crescita tali da giustificarne il prezzo.

Materie prime

Le  materie prime  sono utilizzate per la produzione di altri  beni attraverso specifiche lavorazioni che permettono di ottenere il prodotto finale. Sono materie prime il petrolio, il rame, l’acciaio ma anche la soia, i cereali, il legno.

Nel momento in cui si iniziano a registrare segnali di rallentamento globale (e quindi di rallentamento dei consumi), diminuisce la domanda di questi beni in vista di una minore necessità di produzione. Ecco che il prezzo scende.  

Grafico quotazione principali materie prime

Regole basilari dell’investitore consapevole

Quando si decide di investire è assolutamente indispensabile perseguire un’accurata strategia di diversificazione. Ricercare il titolo di stato di un Paese Emergente piuttosto che la singola azione di una società specifica può rivelarsi estremamente dannoso (il recente passato lo insegna).

Per cui, per il risparmiatore, è consigliabile ricorrere a prodotti di investimento diversificati (fondi/etf) che consentono di selezionare una vasta gamma di paesi, azioni, beni con un unico investimento.

E’ purtroppo vero, però, che le quotazioni di queste attività  potrebbero rimanere irrazionali (ossia non rispecchiare la reale redditività delle società che rappresentano) per molto tempo, o, addirittura, scendere ulteriormente .

Chi si approccia all’investimento per guadagnare e non per non perdere dovrebbe sempre considerare un’ottica di lungo periodo.

Per chi nutre eccessive preoccupazioni e non riesce a gestire la propria emotività, l’impiego in queste classi di investimento può essere modulato in maniera graduale attraverso lo strumento del piano di accumulo che attenua la volatilità dei mercati sfruttando le fasi di ribasso.

Ricapitolando

  • Alla luce dei recenti vistosi ribassi, è possibile cogliere opportunità di investimento interessanti;
  • La parola d’ordine è: diversificare;
  • L’investimento finanziario richiede pazienza e costanza: non investire in ottica di breve periodo;
  • Investire il proprio capitale con gradualità: questo ci aiuta ad attutire gli effetti negativi dei ribassi e a cogliere le occasioni di acquisto.
  • Un portafoglio remunerativo può tranquillamente essere costruito con gradualità e piccoli versamenti costanti (piano di accumulo).

Se riusciamo a capire quando le valutazioni di mercato offrono una remunerazione adeguata allora siamo ben posizionati per beneficiare delle opportunità che il futuro porterà con sé.

Sono iniziati i saldi, non è detto che potrebbero seguire svendite ancora più convenienti, ma è altrettanto vero che l’attesa potrebbe precludere un’ottima occasione di acquisto.

Leggi anche:

Il futuro degli investimenti dopo il discorso di Draghi: istruzioni per l’uso;

Value vs. Growth: stili d’investimento a confronto.

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2 Comments

  1. Come sempre chiaro e semplice

    1. Grazie mille Daniele! Accetto volentieri suggerimenti su argomenti di tuo interesse! 😉

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