Mi sentirete spesso dire che per valutare l’efficienza di un fondo comune di investimento sia necessario tempo: la convenienza degli investimenti fatti attraverso fondi comuni si registra nel medio/lungo periodo. Ma il rischio di questo tipo di operazione è che si finisca per vivere nell’eterna attesa di una svolta positiva di prodotti di investimento che porteranno, invece, magre soddisfazioni.
Infatti può accadere che, una volta scelto un prodotto finanziario, si fatichi poi a disfarsene, pur nella consapevolezza che stia andando male e addirittura, si sia portati a mantenerlo nella speranza di un potenziale recupero.
Questo perché l’idea di realizzare una perdita reca ansia e disagio e quindi si finisce per rimandare il disinvestimento senza considerare che il procrastinare può significare un ulteriore aggravamento della posizione.
Quindi poniamo il caso che, seguendo le indicazioni su come effettuare un’accurata analisi del proprio profilo di rischio (leggi il post le 6 attività fondamentali per proteggersi dal tracollo finanziario) abbiate deciso di costruire il vostro portafoglio di investimenti con tutta una serie di prodotti finanziari, compreso un fondo comune di investimento.
Andiamo ad analizzare 5 passi concreti per valutare le performance dei propri fondi comuni di investimento individuandone così eventuali elementi di scarsa efficienza per i quali occorre intraprendere opportune manovre correttive.1Utilizzare i giusti strumenti di valutazione
Esistono degli strumenti di analisi gratuiti oltre che a considerazioni di buon senso che ci aiutano a trarre conclusioni oggettive, libere cioè da vincoli emotivi. Questo vi permetterà, inoltre, una completa autonomia di analisi, senza la necessità di dipendere dal filtro soggettivo di qualsiasi altro soggetto che vi abbia inizialmente accompagnato nella scelta (l’amico, il consulente, il parente).
Tra le varie possibilità a disposizione del risparmiatore, ritengo che MORNINGSTAR sia una risorsa indispensabile. Si tratta di una società di ricerca indipendente di investimenti, che offre gratuitamente strumenti per la scelta di prodotti finanziari, tra cui i fondi comuni di investimento.
Effettuare un confronto con il mercato di riferimento e con prodotti similari
La prima domanda da porsi, appena aperto il portale “MORNINGSTAR” è come si sia comportato il fondo rispetto al mercato di riferimento ed a prodotti con le medesime caratteristiche. Il sito consente di effettuare comparazioni del fondo rispetto al mercato di riferimento ed all’andamento “medio” dei prodotti similari.
Partiamo analizzando l’andamento rispetto al mercato di riferimento di un prodotto che ci servirà come esempio un “bilanciato moderato usd”:
si parte selezionando il fondo, inserendo nella casella in alto il suo codice identificativo (ISIN). Potete trovare l’ISIN da un qualsiasi estratto conto della vostra posizione finanziaria.





Una volta aperta la scheda del prodotto sarà sufficiente cliccare nel menù di sinistra alla voce “grafico interattivo” per vedere come il fondo (linea blu) stia performando rispetto al mercato di riferimento (linea rossa) e all’andamento medio dei fondi appartenenti alla sua categoria (linea celeste).





Dall’andamento a 3 anni si può trarre una conclusione tanto banale quanto indicativa:
Il fondo (linea blu) ha fatto meglio della media dei prodotti analoghi (linea azzurra) e del mercato di riferimento (linea rossa).
Situazione ben peggiore possiamo trovarla analizzando un prodotto meno virtuoso:
che ha fatto decisamente peggio del mercato (linea rossa) e dei prodotti analoghi (linea azzurra).
Valutare la continuità della gestione
Visto che l’attività di gestione è esercitata da persone, un’indagine importante da farsi è sul team di investimento: Da quanto tempo lo stesso staff ha in gestione il fondo in esame e quanti anni di esperienza ha maturato nella gestione di prodotti simili?
La mancanza di esperienza, di stabilità nel tempo e una bassa anzianità da parte del gruppo di lavoro potrebbero non essere garanzia di efficienza.Il dato può essere verificato sempre dal sito Morningstar aprendo la scheda informativa del fondo di interesse:
In questo caso, dopo aver inserito il codice ISIN, sarà necessario cliccare sul menù di sinistra la voce “gestione”. Nella schermata che apparirà troverete la data di partenza, che indica la data in cui è stato lanciato il fondo e, più in basso, le informazioni dell’attuale gestore:










Nel caso in esame, il team di gestione guida il fondo da circa 10 anni mentre l’esperienza in ambito finanziario è di oltre 25 anni. E’ buona norma confrontare la longevità della gestione all’anzianità anagrafica del fondo: in questo caso il fondo non ha mai cambiato gestore. A prescindere dai risultati del prodotto, la continuità nella gestione è un valido indice di affidabilità.
Analizzare gli indici di efficienza del fondo di investimento
Il metodo di valutazione più tecnico è rappresentato dall’utilizzo dei cosiddetti indici di efficienza attraverso i quali è possibile effettuare un’indagine più approfondita dei fondi da esaminare.
Si tratta di una serie di diversi sistemi di misurazione che verificano l’andamento nel passato e le aspettative di performance nel futuro. Nessuno di questi indicatori è in grado di fornire una valutazione completa, tuttavia, se osservati congiuntamente, contribuiscono a fornire un quadro sull’andamento del fondo comune di investimento ed un valido supporto per valutare se la gestione sia stata più o meno virtuosa.
Io consiglio sempre quelli essenziali: indice di sharpe, alfa e R-quadro. Vi rimando al post in cui ne descrivo il funzionamento (approfondisci “GLI INDICI DI EFFICIENZA”) e in cui potrete trovare l’approfondimento di ogni singolo indice.
Per individuarli nella scheda prodotto di Morningstar basterà cliccare nel menù di sinistra la voce “Rating e Richio” e troverete la valutazione del fondo di investimento scelto per ogni indice proposto.
Ecco un confronto tra due fondi (categoria “azionari europa”) caratterizzati da valori degli indici di efficienza assai diversi:
Valutare i dati raccolti
Le indicazioni che seguono vogliono servire proprio a valutare se si stia correndo il rischio di aggravamento della perdita: se l’attività di gestione di un fondo comune si rivela inefficace la scelta più sensata è sostituire il prodotto con una più valida alternativa. Per quanto la scelta possa essere emotivamente difficile, bisogna riuscire a realizzare che la sostituzione di un fondo non significa consolidamento della perdita: fintanto che si resta “investiti” si avrà comunque la possibilità di recuperare il terreno perduto.
Conclusioni
Questo articolo non ha la pretesa di fornire indicazioni esaustive per scelte d’investimento infallibili. Gli spunti forniti servono piuttosto per maturare quel senso critico necessario per non subire passivamente soluzioni di investimento talvolta migliorabili: iniziare a porsi dubbi legittimi aiuta ad effettuare investimenti consapevoli e consente anche di migliorare il rapporto con chi offre il servizio di consulenza:
“impariamo a diventare parte attiva del processo d’investimento”.
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