Ti si rompe la macchina? vai dal meccanico.
Hai una carie? Vai dal dentista.
La barba alla moda deve essere curata? Appuntamento dal barbiere.
Ma in Italia ci sono due ambiti in cui tutti pensano di sapere cosa sia meglio per loro e per l’intera popolazione: l’alimentazione e la gestione patrimoniale.
Tutti conoscono perfettamente cosa faccia bene e cosa faccia male e sono prodighi di suggerimenti su come dimagrire e come gestire il denaro.
Ovviamente senza aver maturato nessuna competenza specifica, sentendosi luminari nella materia dopo aver ascoltato qualche rubrica alla tv o alla radio oppure, se va male, soltanto per scienza infusa.
Nel campo finanziario poi, il fai da te è addirittura auspicabile, perché l’idea diffusa è che il “consulente finanziario medio” sia pronto ad accogliere i tuoi soldi per spennarti, raggirarti e farti perdere il tuo capitale in attività altamente rischiose.
Non c’è dubbio che la cronaca recente abbia ulteriormente alimentato una forte diffidenza verso investimenti raccomandati, ma è altrettanto certo che le soluzioni cosiddette attive dell’industria finanziaria (fondi comuni di investimento/sicav) nel tempo abbiano realizzato risultati sorprendentemente più gratificanti rispetto alle soluzioni fatte in casa.
Ad esempio un semplice fondo azionario italiano schroder italian equity (non il migliore!) nel corso degli ultimi 5 anni ha messo a segno un guadagno del 18% ca. contro il 6% ca. realizzato complessivamente dal mercato azionario Italia, msci Italy.





Certo è che il mercato finanziario, per sua natura, è rischioso, ed il rischio non è annullabile in alcun modo:
chi avrebbe mai la presunzione di recarsi dal medico pretendendo una cura che garantisca la salute in qualsiasi condizione, che preservi da ogni malanno compreso infarto, cancro, ictus e renda immuni anche da morte causata da incidente aereo?
Vi fidereste di un medico che vi tranquillizzasse dicendo di avere il farmaco per la soluzione di tutti i vostri malesseri senza controindicazione alcuna? O piuttosto vi aspettereste una serie di raccomandazioni preventive legate ai dati raccolti dalla scienza medica?
Allo stesso modo è paradossale pretendere dal consulente finanziario la garanzia di guadagno inarrestabile in qualsiasi condizione di mercato, compreso ritorno alla lira, collasso del sistema economico mondiale, guerra nucleare totale e invasione marziana.
Non esiste specialista in grado di proporre il farmaco (prodotto finanziario) per la sindrome da catastrofismo economico. Piuttosto è necessario pretendere un’attenta e accurata diversificazione finanziaria per la costruzione di soluzioni stabili.
Il consulente ideale non è un improbabile fabbricatore di performance inattaccabili ma un professionista capace di comprendere le esigenze specifiche e di ricercare, con competenza e accuratezza, le soluzioni ottimali per la valorizzazione del patrimonio (che è sempre importante indipendentemente dall’ammontare) nel rispetto dei timori e degli obiettivi di chi vi si affida.
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