Vorrei entrare con voi nel mondo delle “non decisioni”:
hai mai pensato a quali danni produce a se stessa una persona che decide di non investire o, piuttosto, che rimanda la scelta di investire?
Se avessi deciso di iniziare ad investire anche solo 5 anni prima, riesci ad immaginare quanto ne avrebbe giovato il tuo patrimonio?
L’altro giorno mi sono imbattuto in un TED talk incredibile, per altro uno con il numero più alto di visualizzazioni, che parla della procrastinazione.
Per chi non conoscesse TED (Technology Entertainment Design) è un marchio di conferenze statunitensi che trattano di argomenti scientifici, culturali, sociali ed economici.
L’obiettivo è quello di “attivare il potere delle idee di cambiare il mondo” attraverso la diffusione di concetti spiegati con un taglio semplice e concreto.
Troverai il video di cui parlo alla fine del post, in inglese ma con i sottotitoli in italiano:non perdetelo, è davvero divertente.
L’intervento parla in modo semiserio del danno enorme che la procrastinazione può causare in molti ambiti della nostra vita.
Procrastinare, che vuol dire rimandare ad un futuro prossimo quello che sarebbe meglio fare oggi, è un comportamento molto più diffuso di quello che si pensi.
Immagino che ti sia capitato di trovarti i giorni prima di un esame a dover studiare affannosamente per non essere riuscito a rispettare la tabella di marcia che avevi pianificato.
Rimandare è, di fatto, un’abitudine molto “umana” perché biologicamente siamo portati a ricercare gratificazioni immediate piuttosto che sommare altro stress a quello che già la vita ci impone con i suoi mille impegni.
Di solito, comunque, la scadenza che si avvicina ci “motiva” a riprendere la retta via e ad adoperarci affinché il compito venga svolto nei tempi.
Se i tempi sono dettati da una fonte esterna e autorevole, ad es., appunto, una sessione d’esame o un compito lavorativo da portare a termine entro una data prefissata.
Ma cosa succede a tutte quelle attività che sappiamo che dovrebbero essere affrontate ma per le quali nessuno ci impone una scadenza?
Nella vita di ognuno ci sono questioni importanti che restano semplicemente “ferme lì” fintanto che non vengono affrontate.
E tutte le volte che procrastiniamo rischiamo che queste questioni degenerino e si perda irrimediabilmente la possibilità di recuperarle.
Mi riferisco, per esempio, al mondo degli affetti e dei sentimenti:
la cura delle relazioni interpersonali non impone scadenze.
Ma se non affrontiamo i nodi irrisolti con gli amici cari, i malintesi con i partner, le incomprensioni con i parenti rischiamo davvero di allontanarci gli uni dagli altri e di perdersi.
E quando l’avremo realizzato sarà troppo tardi per rimediare.
Ecco che arriviamo all’argomento del giorno:
Le conseguenze di rimandare l’investimento
Mi piacerebbe analizzare insieme a te tutti i motivi per cui è essenziale dedicarsi alla propria pianificazione finanziaria il prima possibile.
Tutte le volte che :
- rimandiamo il controllo del bilancio familiare e l’analisi delle spese,
- evitiamo di pianificare la nostra strategia finanziaria,
- ci convinciamo che investire non sia così importante o che le nostre entrate non lo permettano;
- evitiamo di pensare a cosa succederà della nostra pensione;
- compriamo cose a caso, senza sapere davvero se potranno essere utili per noi
stiamo perdendo la possibilità di raggiungere importanti obiettivi personali e di godere di una serenità maggiore nel futuro.
Si rimanda per pigrizia o per paura di prendere una decisione sbagliata (“…non mi intendo di finanza e quindi ne sto alla larga perchè mi sembra pericolosa! “).
Ma il futuro prima o poi arriva: non affrontare subito la questione significa non poterlo fare più successivamente (o, comunque, farlo con maggiore difficoltà).
Perchè ogni volta che procrastiniamo, rendiamo il nostro futuro finanziario (ma non solo) sempre più incerto.
Adesso entriamo nel vivo del post:
andiamo ad analizzare quali sono le 4 conseguenze peggiori che sicuramente ci capiteranno rimandando l’investimento.
Il tempo: una risorsa fondamentale per il rendimento
Contrariamente a quanto si pensa comunemente, la risorsa fondamentale per investire con successo non è il capitale ma il tempo: tanto maggiore è il tempo a tua disposizione, tanto più gratificanti saranno i risultati che potrai ottenere.
Mi spiego con un esempio.
Quella che segue è la progressione di un capitale di € 150 investito mensilmente per un periodo di 15, 20 e 25 anni ad un tasso del 4,5% (rendimento assolutamente plausibile per chi investe sui mercati finanziari con un orizzonte temporale superiore a 10 anni – approfondisci leggendo il post dedicato):
TEMPO | CAPITALE VERSATO | CAPITALE RIVALUTATO | RENDIMENTO |
15 | € 36.000 | € 51.089,42 | € 15.089,42 |
20 | € 48.000 | € 77.114,30 | € 29.114,30 |
25 | € 60.000 | € 109.546,04 | € 49.546,04 |
Tutte le volte che rimandi rinunci ad un potenziale rendimento. Che non ti renderà ricco ma ti consentirà di realizzare obiettivi concreti di vita.
Certo, la storia del lungo termine oggi è dura da digerire. A tutti manca il tempo e ognuno di noi vorrebbe tutto e subito.
Eppure tutti i progetti importanti della nostra vita richiedono tempo pazienza e costanza: costruire una famiglia, far crescere i propri figli e consentirgli di completare un percorso di studi, costruire una rendita senza dover sperare che l’ìnps non riduca ancora le pensioni.
L’inflazione
Se ti ostini a mantenere il tuo capitale su un conto corrente, questo perderà irrimediabilmente valore a causa dell’inflazione.
Certo oggi è un problema meno gravoso del passato ma non può essere sottovalutato anche perché è assai probabile che presto o tardi la questione assumerà maggior rilevanza.
Se poi aggiungiamo l’effetto che costi e imposte hanno nel tempo sul capitale, il danno assume proporzioni ben più percepibili.
Questa tabella mostra la svalutazione di un capitale di € 10.000 per effetto dell’inflazione dei costi bancari e delle imposte:





Dopo appena 5 anni 1.000 € di un capitale iniziale di 10.000 € sono andati irrimediabilmente andati persi.
I soldi non investiti vengono spesi
Troppo spesso si crede alla falsa convinzione che gli individui abbiano una grande forza di volontà e che sappiano autonomamente attenersi alle decisioni di risparmio:
secondo i più, un’auto sportiva, una bella vacanza al caldo non distraggono dal progetto di non spendere più del dovuto.
La realtà dei fatti è ben diversa:
avere come unico contenitore dei propri soldi un conto corrente dà psicologicamente l’idea di ricchezza accumulata che induce a spendere.
Ognuno di noi ha in mente una somma di denaro che utilizza come “riserva” per le emergenze. Superata quella la nostra mente tenderà a sentirsi libera di spendere tutto quello che viene accumulato in più.
Ed ecco che la nostra capacità di risparmio e pianificazione si arena.
Utilizzare varie destinazioni per i nostri risparmi permette di non cadere in questa trappola mentale e accumulare nel futuro una disponibilità che non saresti mai riuscito a raggiungere in altro modo.
Se non investi non costruisci basi solide per la tua vita
L’uomo è nato per progredire. E’ un istinto primordiale: siamo concepiti per migliorare il nostro stato e per coronare le nostre ambizioni (anche se la procrastinazione spesso ce lo impedisce! ).
Avere a disposizione un capitale che si rivaluta autonomamente nel tempo ti consentirà di far fronte ad imprevisti o di realizzare le tue ambizioni come comprare una casa più grande, una barca a vela o magari anche solo percepire una rendita che ti consenta di lavorare un pò di meno.
Quanto risparmiare e quanto investire? Quanto più possibile, senza avere la percezione di fare una vita privata delle sue soddisfazioni e dei tuoi piaceri.
Il problema di aver risparmiato troppo può essere gestito in molti modi:
si può andare in pensione prima del previsto, viaggiare o viziare i nipoti.
Sbarcare il lunario nella situazione opposta è sicuramente meno piacevole.
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Conclusioni
- Ogni volta che procrastiniamo, rendiamo il nostro futuro finanziario (ma non solo) sempre più incerto.
- Prendi in mano il tuo futuro: inizia ad investire. Possibilmente non domani ma oggi!
Prenditi il tempo per guardare il video: ti farà ridere ma soprattutto riflettere!
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